Effetto Covid: spese obbligate erodono 43% consumi. Zavorra da spese abitazione che toccano massimo storico
“L’economia è in ripresa ma i danni provocati dalla pandemia sono ingenti, soprattutto i consumi crollati ai livelli più bassi degli ultimi quindici anni. Continuano, invece, ad aumentare le spese obbligate, in particolare quelle relative all’abitazione che nel 2020 hanno toccato il massimo storico assorbendo quasi un terzo della spesa complessiva delle famiglie”. Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, mette così a fuoco i punti principali dell’analisi condotta dell’ufficio studi della Confederazione sulle cosiddette spese obbligate che continuano ad aumentare. Secondo Sangalli, bisogna superare al più presto l’emergenza sanitaria con i vaccini per consolidare il clima di fiducia, precondizione necessaria per rafforzare la crescita economica e sostenere i consumi.
Effetto Covid anche nel 2021 sui consumi
L’effetto Covid sui consumi non svanisce nel 2021. Se nel 2020 la crisi sanitaria ha inciso pesantemente sui bilanci familiari comprimendo le spese libere, con i servizi scesi nel 2020 al 15,6% del totale consumi (il minimo dal 1995), e aumentando le spese obbligate (quasi il 44%, il livello più alto dal 1995) arrivate a 7.168 euro annue pro capite; nel 2021, nonostante il parziale recupero dei consumi in alcuni segmenti nei primi mesi, le spese obbligate si confermano la principale voce di spesa assorbendo il 42,8% dei consumi totali che, in termini monetari, significano 7.291 euro pro capite. Tra queste spese, sono quelle legate all’abitazione ad incidere maggiormente arrivando a “mangiarsi” – tra affitti, manutenzioni, bollette, e smaltimento rifiuti – 4.074 euro, la cifra più alta mai raggiunta dal 1995. Questi i principali risultati che emergono da un’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio sulle spese obbligate delle famiglie tra il 1995 e il 2020.
Sempre secondo lo studio all’interno dei consumi commercializzabili invece (9.741 euro pro capite nel 2021) la componente principale è rappresentata dai beni con una quota sul totale consumi pari al 40,3% (in lieve riduzione rispetto al 41,1% del 2020), mentre recuperano i servizi passando dal 15,6% del 2020 al 16,9%, stessa quota di spesa destinata agli alimentari.
Per quanto riguarda le spese obbligate legate alla mobilità -assicurazioni, carburanti e manutenzione dei mezzi di trasporto – dopo la decisa riduzione registrata nel 2020, sia in termini di volumi che d’incidenza, è atteso un recupero. Su questa dinamica, soprattutto in termini di incidenza sulla spesa, pesano anche le dinamiche dei prezzi dei carburanti in decisa accelerazione nel 2021.
I dati di Confcommercio sintetizzati nella tabella sottostante