Elezioni europee: 6 italiani su 10 sono pro-Ue, ma non ottimisti sulla sua sopravvivenza
Italiani più affezionati all’Europa. Negli ultimi due anni è, infatti, aumentata di oltre 12 punti la percentuale di coloro che sono convinti che l’Italia debba rimanere all’interno dell’Unione europea, passando dal 48,8% del 2017 al 60,9% di oggi. Tanto che la carta dell’Italexit è quasi scomparsa dall’agenda politica e dalla campagna elettorale che si conclude con il voto di domenica 26 maggio. Sono i dati rilevati dall’ultimo Rapporto Italia 2019 dell’Eurispes.
Europa e schieramenti politici
Ad appoggiare la posizione dell’Italia all’interno dell’Unione europea sono soprattutto coloro i quali si riconoscono nel centro-sinistra (40,6%) e nella sinistra (23%), seguiti dal 22% di chi non si sente politicamente rappresentato e dal 17,7% dell’elettorato del Movimento 5 Stelle. A pensare, invece, che per l’Italia far parte dell’Unione europea rappresenti uno svantaggio è maggiormente l’elettorato di destra (18,4% di chi è schierato a destra, 17,6% di chi si riconosce nel centro-destra), seguito da chi appoggia il Movimento 5 Stelle (15,4%).
Solo 4 italiani ottimisti sul futuro della Ue
Entrando nel dettaglio della ricerca emerge tuttavia che solo 2 italiani su 10 pensano che far parte dell’Europa rappresenti per l’Italia un vantaggio. E sul futuro dell’Europa, gli ottimisti sono solo 4 su 10: secondo il 39% degli italiani l’Unione europea resisterà nonostante le difficoltà, il 19% è convinto che dopo la Brexit si verificherà nuovamente l’uscita di un paese membro dall’Unione e il 16% crede che l’Unione europea non sia destinata a durare e che, pertanto, finirà con lo sgretolarsi. Uno su quattro (25%) non si esprime in merito. La visione maggiormente positiva appartiene alle giovani generazioni: a credere che l’Ue resisterà sono il 43% dei 18/23enni, il 46,7% dei 25/34enni: percentuale che decresce con l’innalzamento dell’età fino ad arrivare al 34,8% degli over 65.