Energia: i rincari mettono in difficoltà 4 milioni di famiglie, quasi 4 su 10 nel Sud
Il caro energia, con i rincari sui carburanti e le bollette, sta mettendo a dura prova la tenuta economica delle famiglie italiane. Secondo l’elaborazione dell’Ufficio studi della CGIA sui dati del Rapporto OIPE 2020, si stima che in Italia ci siano 4 milioni di nuclei in difficoltà, ovvero famiglie che si trovano nell’impossibilità di procurarsi il minimo di beni e servizi energetici come il riscaldamento, l’illuminazione e l’utilizzo di elettrodomestici. A causa delle difficoltà economiche, spesso queste famiglie sono costrette a decidere se mettere assieme un pasto o pagare le bollette.
La situazione più critica si presenta nel Mezzogiorno, dove la frequenza della povertà energetica oscilla tra il 24 e il 36 per cento delle famiglie di quel territorio, ovvero 3-4 famiglie su 10 hanno questa problematica. Alla luce di questi dati, la CGIA lancia un invito al governo Draghi e al Consiglio europeo: non è più rinviabile l’introduzione di un tetto all’aumento dei rincari.
Non è stato infatti raggiunto nel corso dei vertici dei giorni scorsi un accordo politico sul piano di azione contro i prezzi elevati dell’elettricità. Il Consiglio europeo ha deciso di affidarsi a una consultazione urgente dei soggetti coinvolti per valutare quali opzioni sia preferibile adottare, fermo restando il quadro del regolamento (UE) 2019/943 che assegna il compito di fissare i prezzi al mercato. Nel frattempo, si suggerisce di ricorrere alla tassazione temporanea o alla regolamentazione degli extraprofitti generati dalle imprese del settore per
finanziare le misure compensative.
Finora il governo Draghi ha introdotto il bonus bollette, tagliando il peso dei costi di energia elettrica e gas per le persone con un Isee inferiore alle 8.265 euro. Soglia, quest’ultima, che è stata innalzata a 12mila euro con il decreto anti-rincari del 21 marzo scorso. Sempre sul fronte della bollette di luce e gas è stata data la possibilità alle utenze domestiche di rateizzarne i pagamenti, sono stati azzerati gli oneri di sistema e l’Iva è scesa al 5 per cento. Dall’estate scorsa il governo Draghi ha messo a disposizione di famiglie e imprese quasi 20 miliardi di euro contro il caro energia e carburante. Una cifra sicuramente importante, ma ancora insufficiente a mitigare efficacemente i rincari che sono avvenuti in questi ultimi 9 mesi.