Escalation del debito italiano: già a maggio atteso oltre quota 2.500 mld, le stime di Mazziero Research
Il debito è entrato in una fase di forte aumento, a causa delle maggiori spese connesse al lockdown e ai minori introiti tributari. Già ad aprile, l’impatto del periodo di lockdown si era visto, con il debito delle amministrazioni pubbliche che era aumentato di 36 miliardi di euro rispetto al mese precedente, raggiungendo la soglia di 2.467,1 miliardi contro i 2.431,1 miliardi di marzo. E secondo le stime Mazziero Research il debito è destinato ad aumentare ulteriormente a maggio arrivando a toccare quota 2.512 miliardi. Il dato verrà diffuso da parte della Banca d’Italia la settimana prossima: mercoledì 15 luglio.
Debito la dinamica sino a fine anno
Mazziero Research guarda oltre, stimando una risalita del debito che a fine giugno dovrebbe essere compreso fra 2.534 e 2.539 miliardi (intervallo confidenza al 95%, con il dato ufficiale che verrà pubblicato il 14 agosto 2020), mentre a fine anno potrebbe trovarsi tra 2.552 e 2.587 miliardi (intervallo confidenza al 95%, con il dato ufficiale in uscita a metà febbraio 2021). “Questo dato finale presenta ancora un elevato margine di incertezza in base al procedere dell’economia e alle misure adottate dal Governo”, precisa la nota odierna.
Si riparte dalle indicazioni di aprile di Bankitalia
Nell’ultima pubblicazione statistica “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”, pubblicata lo scorso 15 giugno, la Banca d’Italia spiegava in riferimento al dato di aprile che l’incremento riflette, oltre al fabbisogno del mese (17,7 miliardi), l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (16,8 miliardi, a 46,9); gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno nel complesso aumentato il debito di ulteriori 1,4 miliardi Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 35,1 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,8 miliardi e quello degli Enti di previdenza di 0,1 miliardi. Inoltre, l”istituto guidato da Visco precisa che rispetto al mese precedente, la vita media residua del debito è rimasta costante a 7,4 anni. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è aumentata di 0,6 punti percentuali, al 18 per cento.
Appuntamento con Fitch
Intanto la settimana si chiude per l’Italia con un importante appuntamento. Venerdì a mercati chiusi è atteso il verdetto di Fitch sul rating dell’Italia. Mazziero Research riassume le date da monitorare in tema di valutazione del giudizio da parte delle principali agenzie di rating.