Eurogruppo della discordia: 1.000 miliardi e tanti dubbi, bond comuni nel limbo
Ieri sera l’Eurogruppo ha raggiunto un compromesso su un documento contenente tre misure dal valore complessivo di 540 miliardi. Niente eurobond nel documento finale ma si è concordato di andare avanti sulla proposta del Recovery Fund, strumento innovativo che potrà emettere titoli sul mercato per finanziare il rilancio economico. Su tempi e caratteristiche di queste emissioni nulla di deciso affidando al Consiglio Europeo ogni eventuale decisione in merito.
Il ministro Roberto Gualtieri ritiene comunque una vittoria che i bond comuni arriveranno come proposta al Consiglio Europeo. “Messi sul tavolo i bond europei, tolte dal tavolo le condizionalita del Mes. Consegniamo al Consiglio europeo una proposta ambiziosa. Ci batteremo per realizzarla”, dice il Ministro delle Finanze.
I punti dell’accordo
Nel dettaglio l’accordo raggiunto dai ministri delle Finanze Ue prevede 200 miliardi di euro mobilitati dalla Bei per le imprese, 100 miliardi attraverso il nuovo programma SURE al fine di finanziare la cassa integrazione e infine 240 miliardi attraverso il Mes light, ossia senza condizionalità ma esclusivamente per spese sanitarie dirette e indirette, la cura e la prevenzione della crisi Covid-19. La linea di credito dovrà essere richiesta dal singolo stato e sarà disponibile fino alla fine della crisi. “In seguito, gli Stati membri rimarranno impegnati a rafforzare i fondamentali economici e finanziari, in coerenza con il quadro di vigilanza economica e di bilancio, inclusa qualsiasi flessibilità applicata dalle istituzioni Ue”, si legge nel documento.
Gli eurobond/coronabond non sono mai menzionati e l’Olanda continua ad affermare che non sono sul tavolo. Ma va avanti la proposta italo-francese di un Fondo per la Ripresa (Recovery Fund) alimentato dall’emissione di debito comune europeo, per un ammontare ulteriore di altri 500 miliardi. “L’Eurogruppo è d’accordo a lavorare ad un Recovery Fund per sostenere la ripresa – si legge nel documento finale – Il fondo sarà temporaneo e commisurato ai costi straordinari della crisi e aiuterà a spalmarli nel tempo attraverso un finanziamento adeguato”. Saranno i leader europei a dover discutere nel Consiglio Europeo “gli aspetti pratici e legali del fondo, la sua fonte di finanziamento, e strumenti innovativi di finanziamento, coerenti con i Trattati”.
Gualtieri canta vittoria affermando che i bond comuni gli eurobond sono perlomeno sul tavolo. L’olandese Wopke Hoekstra è di parere opposto: “La maggioranza dell’Eurogruppo è contro. Il testo è deliberatamente vago. Ciascuno può leggervi quello che vuole”. “Non si può leggere nulla che sia legato alla mutualizzazione del debito qui”, dice l’esponente olandese puntualuzzando che comunque nulla è deciso e la patata bollente ora passa ai leader del Consiglio Europeo.