Evasione: solo il 5% dei Comuni collabora con il Fisco. Milano la più attiva, Napoli recupera soltanto 150 euro
La lotta all’evasione da parte delle amministrazioni comunali è debole e inefficace, soprattutto al Sud Italia. E’ quanto emerge dalla ricerca realizzata dall’ufficio studio della Cgia di Mestre: tra i 7.978 comuni presenti l’anno scorso in Italia, solo 435 (pari al 5,4% del totale) si sono attivati per contrastare l’evasione, segnalando al Fisco o alla Guardia di Finanza situazioni sospette dei propri concittadini che, successivamente, hanno dato luogo a un effettivo recupero di imposta. In termini di gettito, nel 2016 (ultimo dato disponibile) i sindaci hanno potuto incassare poco più di 13 milioni di euro. Praticamente nulla.
Milano l’amministrazione più attiva, Napoli la più rassegnata
In termini assoluti, i dati per comune capoluogo di provincia riferiti al 2017 mostrano che Milano è stata l’amministrazione più “virtuosa”. Sebbene l’importo recuperato sia comunque contenuto, dalle segnalazioni effettuate agli 007 del fisco il capoluogo lombardo ha recuperato 1,3 milioni di euro. Seguono Genova con 967.577 euro e Prato con 751.620 euro. Tra le grandi aree urbane del Sud, invece, Reggio Calabria ha incassato 250.566 euro, mentre tutte le altre hanno riscosso cifre risicatissime: Benevento 2.478 euro, Cagliari 350 euro e Napoli addirittura soltanto 150 euro.
Guardando agli ambiti, l’edilizia rappresenta il settore dove i Comuni hanno le maggiori opportunità di intervento. “L’anno scorso nelle sei regioni del Mezzogiorno – ha sottolineato il segretario della Cgia, Renato Mason – secondo quanto emerge dall’allegato al Def 2018 che riporta gli indicatori di benessere equo e sostenibile, ogni 100 abitazioni costruite legalmente, 50 erano abusive. Nel Nordest, invece, la media era del 5,5. Come è possibile che su poco meno di 1.750 Comuni ubicati al Sud, solo 164 abbiano effettuato una segnalazione qualificata all’Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza?”.