FCA: FIM-CISL lancia allarme produzione, serve nuovo piano
L’allarme lo lancia la Fim-Cisl: la produzione della Fiat Chrysler è in netto calo e urge un piano industriale. I dati della produzione del terzo trimestre del 2018 degli stabilimenti finali di FCA – dice il sindacato dei metalmeccanici – segnalano una riduzione del 3,6% rispetto al 2017, con un ulteriore peggioramento rispetto al -2,5% rilevato nel 1 semestre. Il 2018 sta segnando una flessione nella produzione, dopo 5 anni di continua crescita.
La situazione negli stabilimenti italiani
Il 2017 aveva rappresentato il dato in termini di volumi migliore dal periodo pre-crisi del 2013 con un + 76% e alcune produzioni continuano comunque a segnare una crescita anche rispetto al 2017, in particolare segnano una crescita le produzioni di FIAT Professional nello stabilimento di Sevel, e le produzioni dei due suv di Melfi, Renegade e 500x. In tutti gli altri stabilimenti però dice il sindacato, il dato della produzione è in riduzione rispetto ad un 2017, che certamente ha rappresentato l’anno con il maggior numero di volumi degli ultimi 5 anni. Nel corso del terzo trimestre 2018 si sono fermate le produzioni di Fiat Punto e Alfa Romeo MiTo, che in termini di volumi avranno il loro impatto maggiore nell’ultimo trimestre 2018. La situazione produttiva del Polo di Torino continua la sua fase di rallentamento già riscontrata a fine 2017, anzi nell’ultimo mese si fa sentire ancora di più un rallentamento delle produzioni Maserati. L‘unico stabilimento che tiene è Melfi, dove la produzione aumenta del 13,1 per cento grazie a Jeep Renegade e Fiat 500x. Bene anche la Sevel di Casino (veicoli commerciali), più 2,3 per cento. “Doveva essere l’anno della piena occupazione, invece è probabile che l’anno si chiuda con un aumento degli ammortizzatori sociali. Ci sono fattori di mercato, ad esempio sulle vendite in Cina. Ma è necessario aprire un confronto puntuale con il gruppo. Ora è il momento incontrare il nuovo amministratore delegato per discutere di situazioni d’emergenza come Mirafiori e Pomigliano d’Arco”, dice Ferdinando Uliano segretario nazionale della FIM-CISL Uliano.
Uliano (FIM-CISL): “E’ tempo di accelerare”
L’effetto del rallentamento dei volumi riscontrato negli ultimi tre trimestri del 2018 – sottolinea ancora Uliano– conferma quella flessione che si è riscontrato nei dati di vendita nel nostro paese, ma nello stesso tempo evidenzia l’urgenza di lanciare nuovi prodotti negli stabilimenti italiani. Il gruppo FCA ha atteso mesi prima del piano industriale poi presentato il 1 di giugno a Balocco, ora individuati i prodotti e le linee strategiche – ribadisce Uliano– è il tempo di accelerare i tempi lanciando le produzioni, le nuove motorizzazioni e gli investimenti sulla guida autonoma.