Fca-Psa: su Stellantis ora c’è l’ok degli azionisti. Elkann: “vogliamo avere ruolo primo piano”
Il 2021 inizia con il matrimonio dell’italo-americana Fca e dei francesi del gruppo Psa. Le due big europee dell’auto hanno comunicato nel pomeriggio che le rispettive assemblee degli azionisti hanno approvato a larghissima maggioranza (con oltre il 99% dei voti a favore dell’operazione) la fusione che darà vita a Stellantis. Per quanto riguarda le tempistiche, Fca e Groupe Psa prevedono di perfezionare la fusione il prossimo 16 gennaio, quindi in anticipo rispetto alla tabella di marcia iniziale che prevedeva una chiusura del deal entro la fine del primo trimestre 2021. Stellantis debutterà così lunedì 18 gennaio sul Mercato Telematico Azionario di Milano e su Euronext Paris e il giorno successivo martedì 19 gennaio 2021 a Wall Street. Una notizia che ha sostenuto sia il titolo Fca a Piazza Affari sia quello Psa a Parigi che si avviano a chiudere la prima seduta del 2021 in rialzo. In particolare, poco prima della chiusura Fca guadagna circa l’1%, vicina alla soglia dei 15 euro oltrepassata nel corso della giornata.
Elkann: “vogliamo avere ruolo primo piano
“Vogliamo avere un ruolo di primo piano nel prossimo decennio, che ridefinirà la mobilità, proprio come hanno fatto i nostri padri fondatori con grande energia negli anni pionieristici. Il prossimo decennio ridefinirà la mobilità. Noi intendiamo svolgere un ruolo determinante nella costruzione di questo nuovo futuro, ed è stata quest’ambizione a unirci”. È quanto ha dichiarato il presidente di Fca, John Elkann, aprendo l’assemblea degli azionisti che hanno via libera al deal che porterà alla nascita del quarto costruttore automobilistico al mondo in termini di unità vendute (8,7 milioni di veicoli), con ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro e un utile operativo corrente di oltre 11 miliardi, sulla base dell’aggregazione dei risultati del 2018 ed escludendo Magneti Marelli e Faurecia.
Capitolo dividendo straordinario condizionato di 1,84 euro per azione
Il consiglio di amministrazione di Fca ha dichiarato un dividendo straordinario condizionato di 1,84 euro per azione ordinaria corrispondente ad una distribuzione complessiva di circa 2,9 miliardi di euro. “La data di legittimazione a percepire il dividendo straordinario (record date) per i titolari di azioni ordinarie Fca sarà venerdì 15 gennaio 2021”, si legge nella nota del gruppo italo-americano dell’auto. Il pagamento del dividendo straordinario è condizionato a un ulteriore annuncio che confermi che tutti i necessari adempimenti societari propedeutici al completamento della fusione sono stati espletati e che il dividendo straordinario è diventato incondizionato. Tale annuncio, indica la società, è previsto entro mercoledì 13 gennaio 2021. In assenza di tale annuncio, il dividendo straordinario non sarà pagabile.
Se il dividendo straordinario diventa incondizionato, il calendario della distribuzione straordinaria per entrambi i mercati di quotazione, New York Stock Exchange e Mercato Telematico Azionario sarà: ex-date giovedì 14 gennaio 2021; e record date venerdì 15 gennaio 2021. Nella nota si indica che si prevede che il dividendo straordinario sia messo in pagamento al più presto successivamente al perfezionamento della fusione, e Fca annuncerà la data di pagamento a tempo debito. Al fine di coordinare il regolamento sul Nyse e sull’MTA del dividendo straordinario pagabile agli azionisti Fca legittimati precedentemente alla fusione a percepirlo, si prevede che la ex-date e la record date cadano al di fuori delle normali tempistiche di regolamento di Borsa Italiana, come concordato con Borsa Italiana. “Sebbene il dividendo straordinario verrà posto in pagamento successivamente al perfezionamento della fusione, onde evitare ogni dubbio si precisa che il dividendo straordinario non sarà pagabile su azioni Stellantis emesse a favore dei precedenti azionisti di Groupe Psa al momento dell’efficacia della fusione o ad altri azionisti che acquisteranno azioni Stellantis successivamente all’efficacia della fusione”, conclude la nota.