Forum Ambrosetti presenta i 10 principi per la parità di genere. Tra le proposte Gender Bond, stop a stereotipi e a divario salari
E’ partita oggi, 3 settembre, per concludersi domenica 5 settembre la 47esima edizione del Forum annuale The European House-Ambrosetti “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”.
Teatro dell’evento sarà come al solito Villa d’Este a Cernobbio
Nel corso del suo intervento di apertura dei lavori del Forum Valerio De Molli, amministratore delegato e managing partner The European House Ambrosetti, ha presentato un decalogo di 10 proposte per il Governo italiano e un manifesto con i 10 principi per raggiungere la parità di genere e liberare l’energia delle donne in tutti i Paesi del G20, sottoscritto già da molti capi azienda, nel discorso “Usare solo la metà dell’energia e del talento delle persone non è una buona idea: “Women empowerment”.
I dieci punti sono:
- NO VISION, NO FUTURE: Definire una visione a 360° verso il raggiungimento dell’empowerment delle donne, progettando un piano strategico a lungo termine con priorità condivise, risorse dedicate, obiettivi, responsabilità e indicatori chiari.
- WITHOUT DATA EQUALITY THERE CAN BE NO GENDER EQUALITY-YOU GET WHAT YOU MEASURE .- Migliorare la raccolta di dati sulla parità di genere per misurare gli impatti e monitorare i progressi, facendo leva anche sulla trasparenza e la divulgazione pubblica.
- OVERCOMING GENDER STEREOTYPES: Incoraggiare un cambiamento culturale promuovendo nuovi modelli femminili e maschili, che superino i persistenti stereotipi di genere nella società e sul posto di lavoro, anche attraverso il ruolo del media.
- IF YOU CAN IMAGINE IT, IT BECOMES POSSIBLE: Cambiare la percezione del ruolo delle donne nell’economia e nella società a partire dall’educazione nella scuola primaria e promuovendo un linguaggio inclusivo e neutrale rispetto al genere.
- EDUCATION IS PARAMOUNT: Rimuovere gli ostacoli che impediscono la parità di accesso all’istruzione e alla formazione e promuovere l’alfabetizzazione economica e finanziaria e l’accesso alle discipline STEM (solo il 14% delle donne nei paesi del G20 sceglie questi percorsi di studio), anche in collaborazione con il settore privato.
- WALKING SIDE BY SIDE: Garantire che le donne non siano sottorappresentate nella politica e definire un rapporto minimo uomo/donna nelle politiche di assunzione a tutti i livelli e migliorare la partecipazione delle donne nelle posizioni manageriali, in un contesto in cui meno di 2 dirigenti su 10 sono donne.
- INVESTING IN FUTURE GENERATIONS: Introdurre iniziative per sostenere la maternità e riequilibrare le attività di cura tra uomini e donne: in Europa una donna su tre non lavora a causa delle responsabilità di cura domestica contro il solo 5% degli uomini.
- ACCESS TO CAPITAL IS KEY TO ENSURE WOMEN’S INDEPENDENCE: Sviluppare programmi di finanziamento pubblico con accesso preferenziale alle donne e progettare strumenti finanziari (per esempio, Gender Bond) per migliorare l’imprenditorialità femminile e l’accesso al credito.
- FAIR WAGE HAS NO GENDER: Chiudere il divario salariale di genere, che nei paesi del G20 vale in media il 20%, promuovendo la trasparenza in diversi settori.
- ZERO-TOLERANCE AGAINST VIOLENCE: Definire un piano a lungo termine per prevenire la violenza di genere e sostenere le aziende nell’introduzione di iniziative per fare prevenzione: nel G20 il 30% delle donne subissce violenza, ma solo il 5% lo segnala.
“Questi principi – ha detto Valerio De Molli nel suo discorso di apertura – vogliono essere lo stimolo ai paesi del G20 per ridisegnare tutte le poltiche che possano consentire di non sprecare la metà dell’energia e del talento che hanno a diposizione. Come think tank leader in Italia e in Europa, ofriremo il nostro contributo lanciando un Osservatorio annuale permamente di monitoraggio dei passi avanti compiuti da ogni paese: sono benvenute adesioni”.