Finanza Notizie Italia Fuga da Btp accelera: a giugno vendite record di titoli di Stato da investitori stranieri

Fuga da Btp accelera: a giugno vendite record di titoli di Stato da investitori stranieri

22 Agosto 2018 12:37

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La fuga degli investitori stranieri dai titoli di Stato italiani prosegue a un ritmo sempre più forte, anzi record. Lo rivela un articolo del Financial Times, che analizza i flussi di vendita dei Btp partendo dai dati della Banca centrale europea. Una tendenza iniziata già nei mesi scorsi e legata a doppio giro all’incertezza sulle prossime azioni del governo M5S-Lega. Intanto sull’obbligazionario lo spread tra Btp e Bund rimane su livelli elevati (intorno ai 260 punti base) e il rendimento dei titoli di stato italiani sfiora ormai il 3%.

Vendite record di Btp per il secondo mese consecutivo
Secondo il quotidiano britannico, il debito italiano in mano straniera è sceso a giugno di 38 miliardi di euro. Si tratterebbe di uscite mai viste prima e che accelerano il ritmo rispetto ai 34 miliardi di vendite di Btp registrate a maggio, quando si concretizzava la possibilità di un governo M5S-Lega e si era nel pieno delle tensioni politiche. A spingere ora gli investitori esteri a vendere i titoli di Stato italiani è l’incertezza sulle prossime mosse del governo gialloverde, in particolare riguardo alla manovra 2019 che dovrà essere approvata questo autunno. Infatti, se l’esecutivo dovesse mettere in atto le riforme promesse agli italiani e contenute nel contratto di governo, la nuova legge di bilancio per il 2019 potrebbe sforare il tetto sul deficit-Pil fissato dall’Unione europea al 3%. Proprio per avere maggiore chiarezza sul trend dei conti pubblici, l’agenzia di rating Moody’s ha deciso ieri di rimandare al dopo Def e manovra 2019 il giudizio sul rating del debito italiano. Un periodo di tempo che sarà caratterizzato da volatilità sui rendimenti dei titoli sovrani italiani.

Sotto quota 700 miliardi i titoli di Stato in mano a investitori esteri
Dal documento “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” di Bankitalia, pubblicato solo la scorsa settimana, emergeva già questa tendenza: a maggio il controvalore dei titoli di Stato italiani detenuti da investitori esteri è sceso a 698,615 miliardi di euro dai 722,143 miliardi del mese precedente. La percentuale di debito italiano in mano a investitori non residenti in Italia è così scesa al 35,4% dal 36,6% di aprile (calcoli Reuters). Va ricordato che questo dato include anche titoli di Stato detenuti da investitori domestici attraverso soggetti non residenti (gestioni patrimoniali, fondi, etc), quelli detenuti dall’Eurosistema direttamente e da banche centrali di altri Paesi.

Fuga di capitale destabilizzante?
L’esodo degli investitori dai Btp potrebbe far tornare lo spettro di una fuga di capitali da un paese della zona euro, come è già successo in alcuni casi, in primis la Grecia (che solo nei giorni scorsi è uscita dal salvatggio straniero dopo 8 anni di crisi). L’allarme è stato lanciato da Jacob Funk Kirkegaard, professore senior presso il Peterson Institute for International Economics, di Washington, che in una intervista al Wall Street Jorunal ha affermato: “Le scosse di mercato che si sono ripresentate la scorsa settimana sul debito italiano e i nuovi attacchi contro l’establishment europeo da parte dei politici di Roma lasciano pensare che lo spettro di una destabilizzante fuga di capitali da un paese della zona euro possa ripresentarsi di nuovo”.