Generali si spacca su riconferma Donnet, verso due liste e conta in assemblea
La maggioranza del board di Assicurazioni Generali è pronta a sostenere la ricandidatura di Philippe Donnet alla guida del gruppo assicurativo per un altro triennio. Un nuovo mandato per il top manager transalpino è fortemente osteggiato dal magnate delle costruzioni Francesco Gaetano Caltagirone e dal fondatore di Luxottica Leonardo Del Vecchio, che insieme possiedono circa l’11% di Generali e la scorsa settimana hanno stretto un patto di sindacato per lavorare verso “una gestione più redditizia ed efficace” dell’assicuratore.
Gli amministratori non esecutivi della società in una riunione tenutasi ieri hanno preso atto della disponibilità di Donnet per un terzo mandato e la maggior parte di loro è favorevole alla sua inclusione nella lista per il prossimo consiglio di amministrazione. “Alla luce di ciò – si legge in una stringata nota del gruppo triestino – i consiglieri non esecutivi a maggioranza hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto e i risultati conseguiti da Philippe Donnet, accogliendo favorevolmente tale disponibilità in vista, nel caso in cui il Consiglio uscente proceda alla presentazione di una lista per il rinnovo del Consiglio, di una sua inclusione nella citata lista con il ruolo di Amministratore Delegato anche per il prossimo mandato”.
Il 27 settembre cda deciderà se presentare lista
Il prossimo passaggio chiave sarà il 27 settembre, quando il cda deciderà se presentare o meno una sua lista di candidati. Bisognerà vedere se a fine mese il cda deciderà di proseguire sulla direzione di presentare una propria lista anche in assenza di voto unanime o se preferirà rinunciare.
Lo scenario che sembra prospettarsi è quello di un muro contro muro sul nome di Donnet con la presentazione da parte di Del Vecchio e Caltagirone di una lista concorrente. Due fronti contrapposti e due liste con la prospettiva di una conta nell’assemblea dei soci. Stando a quanto riporta oggi Il Sole24 Ore, nalle riunione di ieri è emerso il pieno sostegno a Donnet della maggioranza dei membri del cda che hanno sottolineato i due piani portati a compimento, i dividendi distribuiti, la solidità raggiunta. In questi ani Donnet ha tagliato i costi, si è concentrato sulla digitalizzazione e si è espanso in aree di prodotto più redditizie, consolidando la presenza di Generali nel suo mercato interno rilevando la rivale Cattolica di Assicurazioni. La società ha anche accettato di acquistare le attività assicurative di AXA SA in Malesia.
Non si è schierata la Fondazione Crt astenutasi nel consiglio di ieri.
Di contro Caltagirone e Del Vecchio vogliono sostituire l’amministratore delegato e allentare la presa di Mediobanca, principale azionista di Generali. I due imprenditori sono apertamente insoddisfatti della gestione sul fronte M&A, della crescita della compagnia e anche dell’andamento del titolo in Borsa.
Generali in Borsa durante l’era Donnet
Ma Generali in Borsa come si è realmente comportata nei cinque anni e mezzo della gestione di Donnet? Il ritorno per gli azionisti è stato dell’86% come ricorda ieri un articolo di Repubblica. Il titolo segna infatti oltre +35% a cui vanno aggiunti dividendi distribuiti. Nello stesso arco di tempo solo Zurich di Mario Greco (ex Generali) ha fatto meglio con +162% complessivo, mentre Allianz (80,8%) e Axa (+50,4%) sono dietro il Leone di Trieste.