Green: Milano tra le città più intelligenti, Emila Romagna la più virtuosa per raccolta differenziata
Il nord e centro Italia si riconfermano i territori maggiormente avanzati in progetti green, in primis la città di Milano, che nella classificata globale delle città intelligenti (IMD Smart City Index) si posiziona al 22° posto, insieme a Bologna (18°) e Roma (77°).
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Il capoluogo lombardo resta uno degli esempi più dinamici e proiettati verso il futuro del nostro Paese con la continua realizzazione di nuovi chilometri di piste ciclabili, il miglioramento del trasporto pubblico e del verde urbano. Così emerge dalla ricerca “Smart cities e qualità dell’aria. I centri urbani italiani tra crescita sostenibile e buone pratiche di mobilità”, lo studio fa luce su come la pandemia e l’attuale guerra in Ucraina, abbiano accelerato la necessità di implementare le città con soluzioni ecologiche e tecnologiche al fine di mitigare l’inquinamento atmosferico e favorire un’economia sostenibile.
Dal report emergono particolari interessanti come quello della Regione Emilia-Romagna, la più virtuosa in tutta Italia nell’ambito della raccolta differenziata. Con il Piano Regionale dei Rifiuti 2022-2027, la Regione si pone l’ambizioso obiettivo di raggiungere l’80% per la raccolta differenziata ed il 66% per il riciclaggio dei rifiuti, e di ridurre il rifiuto urbano pro capite a 120kg per abitante l’anno entro il 2027, così da poter mitigare i danni delle emissioni gas serra dalle discariche, pari al 10% delle emissioni globali. Al Sud invece menzione di merito spetta a Napoli che scala la classifica ICity Rank 2021 di 11 posizioni conquistando il 26° grazie al miglioramento nelle app municipali e alla mobilità green dei comuni limitrofi al centro urbano.
Il mercato in continua crescita delle app dedicate alla mobilità green difatti ha accentuato sempre più il bisogno di uno strumento unico, condiviso e accessibile a tutti: il MaaS (Mobility-as-a-Service). Questo, in particolare, rappresenta oggi il mercato di forza dell’Italia per attuare la Transizione Verde e Digitale, con stanziati 40 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il suo sviluppo.