Guerra commerciale spaventa Piazza Affari, Prysmian paga il warning sull’ebitda 2018
Mercati nuovamente in affanno complice l’escalation delle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e le altre principali economie. Piazza Affari si uniforma al cattivo umore dei listini europei con banche in ribasso di circa il 2%. L’indice Ftse Mib cede l’1,47% a quota 21.567 punti.
Striscia negativa per Piazza Affari, Trump spaventa ancora i mercati
L’indice guida di Piazza Affari è reduce dalla sesta settimana negativa (-1,36%) nelle ultime 7 che ha comportato un nuov azzeramento del saldo da inizio anno. “Dopo 121 sedute ci ritroviamo sugli stessi livelli di partenza con l’indice che però è andato su è giù per le montagne russe in particolar modo a Gennaio (+7,57%) Aprile (+7%) e Maggio (-9,15%)”, rimarca Pietro Di Lorenzo di Sos Trader.
Venerdì Donald Trump ha minacciato l’applicazione di dazi al 20% sul settore auto europeo se l’UE non rimuoverà le tariffe su prodotti Usa per 2,8 mld in vigore da venerdì scorso. Trump, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, starebbe pianificando nuove restrizioni agli investimenti cinesi e alle esportazioni di tecnologia in Cina.
Warning su ebitda affossa Prysmian
Sul parterre milanese spicca il forte calo di Prysmian (-4,8% a 22,05 euro) dopo l’annuncio della revisione al ribasso della stima per l’Ebitda 2018 a causa di maggiori costi in relazione ad alcune problematiche di funzionalità di un cavo di collegamento sottomarino tra Scozia e Galles nel contratto Westernlink. la nuova stima è tra 860-920 milioni rispetto alle precedenti stime che erano comprese tra 910 e 970 milioni.
Prosegue il momento negativo di STM (-2%) che viene già da un tonfo nell’ordine del 10 per cento nell’ultima settimana.
Contiene i cali Luxottica (-0,21%) che ha annunciato l’acquisto di Barberini, leader mondiale nella produzione di lenti da sole in vetro ottico, per 140 milioni di euro. Enel (-0,91%) che invece acquistato il 21% del capitale di una Newco, nella quale confluirà Ufinet International, operatore di reti in fibra ottica in America Latina. L’operazione è avvenuta a fronte di un investimento di 150 milioni di euro, che verrà finanziato tramite risorse proprie.