Ibride ed elettriche raddoppiano, per le auto diesel peggior mese dal 2001. Bene il marchio Fiat
Inizio di 2020 con la retromarcia inserita per il mercato auto in Italia che continua a evidenziare lo sboom del diesel, mentre prosegue l’ascesa di ibrido ed elettrico. Gennaio segna infatti un calo del -5,9% delle immatricolazioni stando ai dati diffusi ieri sera dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Sono state 155.528 le immatricolazioni rispetto alle 165.271 unità di gennaio 2019 complice anche un giorno lavorativo in meno. In controtendenza Fca che a gennaio fa meglio del mercato con +0,2% di immatricolazioni, dato che segna un’inversione di tendenza rispetto alla sottoperformance di mercato evidenziata nel corso di tutto il 2019. La quota di mercato del gruppo FCA è pertanto salita al 25,64% dal 24,09% di un anno fa.
Ibride & co avanti tutta
Di fronte a un mercato in decrescita, si conferma il boom delle immatricolazioni di autovetture ibride, incluse le ricaricabili, ed elettriche (PEV), nel mese di gennaio, raddoppiano quasi i volumi rispetto a gennaio 2019 e raggiungono la quota più alta mai registrata (11,3%). Le auto ibride mild e full, rimarca l’Anfia, aumentano del 74% con una quota di mercato del 9,2%. Le ricaricabili sono quasi 5 volte quelle vendute a gennaio 2019, grazie alle forti variazioni positive sia delle elettriche (BEV: +546% e 1,2% di quota), che delle ibride plug-in (PHEV: +269% e 0,8% di quota), e rappresentano il 2,1% dell’immatricolato.
“I dati di inizio anno dimostrano, come anticipato e previsto, che il 2020 sarà l’anno di punta delle vendite di auto BEV e PHEV – argomenta l’Anfia – incentivate dall’ecobonus e spinte dagli stringenti target di riduzione della CO2 che attendono le case automobilistiche. E’ per questo che già dalla fine dello scorso anno, abbiamo sollecitato le istituzioni a mettere in campo tutte le misure, dirette ed indirette, di sostegno allo sviluppo della mobilità elettrica. Eppure, la situazione ad oggi sembra paradossalmente peggiorata, visto che le risorse avanzate dal bonus 2019 non sono state recuperate, il plafond di 70 milioni di Euro del 2020 servirà anche per l’acquisto di cicli e motocicli (anche se per soli 8 milioni), e nulla in più si è fatto né per agevolare i privati nell’installazione delle wallbox, né tantomento sulla rimozione degli ostacoli tariffari”.
Diesel ko, nuovo boom del metano (+136%)
Continua invece inesorabile il calo delle vetture diesel che a gennaio cedono il 24%, con una quota del 33,2%, pari a otto punti percentuali in meno rispetto a gennaio dello scorso anno. Per trovare una quota mensile più bassa di questa dobbiamo tornare a febbraio 2001, quando era del 32,4%. In flessione anche le vendite di auto a benzina, che calano del 3% nel mese e rappresentano il 47% del mercato di gennaio. Le autovetture ad alimentazione alternativa raggiungono nel mese una quota del 20,1% (la più alta da aprile 2010), in crescita del 38%. Le auto GPL diminuiscono del 21% e raggiungono una quota del 6,2%. Infine, continua la buona performance delle autovetture a metano, in aumento del 136%, con una quota sul totale mercato del 2,6%.
Fca rialza la testa in attesa delle versioni ibride di Panda e 500
Volgendo lo sguardo a FCA, a gennaio immatricolazioni risultano sostanzialmente stabili in Italia (+0,2% a 40mila unità), sovraperformando quindi il mercato. Tutti i brand risultano in calo tranne Fiat (+6% a/a). Jeep segna -4%, Lancia -5% e Alfa Romeo -27%. Dal Lingotto rimarcano come l’imminente arrivo sul mercato delle versioni Hybrid di Panda e 500 permetterà al marchio di proseguire nei prossimi mesi il trend positivo di gennaio.
Male la futura sposa Psa Group con vendite in calo del 10% in Italia a 27 mila unità. Il mercato italiano nel 2019 rappresentava circa il 9% dei volumi di FCA+PSA.