Il dramma Marchionne scatena i social, attestati di stima ma anche pioggia di critiche
a cura di Ilaria Sangregorio
C’era da aspettarselo. Quando grandi uomini vivono un momento di sofferenza, i social si animano per lasciare un ricordo indelebile su chi (nel bene o nel male) ha lasciato un segno nella storia economica italiana degli ultimi 15 anni. La notizia a cui ci riferiamo e che ha scaldato i canali social è relativa alle condizioni irreversibili di Marchionne e del suo “addio” a FCA. Nelle ultime ore, secondo il tool Crimson Hexagon, l’hashtag #Marchionne ha registrato un incremento del volume del 471% (ovvero 46.500 tweet nell’arco di 48 ore), il 40% dei quali registra un sentiment negativo.
L’invettiva di Enrico Rossi
L’invettiva più feroce è di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, secondo il quale “Marchionne era un manager capace, soprattutto per gli azionisti, ma certo poco o per niente attento alla storia e agli interessi industriali del Paese, il quale, d’altra parte, ha avuto una politica debole, priva di strategie industriali, che sostanzialmente ha lasciato fare”. Rossi ha fatto polemicamente riferimento anche alla residenza in Svizzera per pagare meno tasse, il Progetto Italia subito negato, il baricentro aziendale che si sposta in Usa, la sede legale di FCA in Olanda e quella fiscale a Londra. Infine, gli occupati che sono passati dai 120.000 del 2000 ai 29.000 di oggi.
Poco importa se le condizioni del Ceo di Fiat Chrysler versano in cattive acque. “Mantenere una visione critica è la condizione indispensabile per provare a fare meglio”- ha ribadito Rossi in chiusura del suo post.
Tweet di Renzi il più condiviso
Di opinione diametralmente contraria è l’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il quale elogia Marchionne e lo descrive come un grande protagonista della vita economica degli ultimi 15 anni. Il suo tweet ha superato le 700 condivisioni.
Mario Sechi, giornalista italiano e titolare di List, sottolinea invece l’ignoranza del popolo italiano e in particolare delle “classi colte”. Nemo propheta in patria oseremo dire.
E a ribadirlo è proprio Francesco Facchinetti, conduttore televisivo e cantante:
L’Italia è quel paese che riesce a parlare male del più grande manager vivente italiano che ha salvato la faccia dell’azienda più importante del bel paese e ci ha riconsegnato lustro e rispetto in tutto il mondo! #Marchionne
La rete è divisa. C’è chi rimembra i suoi passi falsi e chi invece ricorda la sua visionarietà e la sua capacità di far rinascere un’azienda che navigava da anni in cattive acque.