Il motore dell’eCommerce B2c in Italia vale 32,4 mld. I nuovi paradigmi del digitale e abitudini di consumo nel 2021
La voglia di fare acquisti online da parte degli italiani continua a crescere. Con l’e-commerce che rappresenta in questo particolare momento storico l’unico motore di crescita del commercio e gioca sempre più un ruolo rilevante e decisivo nelle strategie dei merchant e dei retailer. In particolare, a fine 2020 il mercato eCommerce B2c in Italia vale 32,4 miliardi di euro, mostrando una crescita di circa il 3,4 per cento. Una dinamica caratterizzata fortemente dagli effetti della pandemia che hanno generato un andamento opposto tra i comparti di prodotto – cresciuti del +45%, pari a 25,9 miliardi – e quelli di servizio, al contrario, calati del -52%, per un valore degli acquisti online ridotto a 6,5 miliardi di euro. Questa la tendenza che emerge dai dati dell’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2C – Netcomm School of Management del Politecnico di Milano, presentata questa mattina alla XVI edizione del Netcomm Forum.
In particolare, i comparti di prodotto hanno registrato online, nel 2020, una forte crescita: in valore assoluto c’è stato un incremento di 8 miliardi rispetto al 2019 trainati da informatica ed elettronica di consumo (+1,9 miliardi), food&grocery (+1,3 miliardi) e arredamento e home living (+1,1 miliardi). Nei servizi è il comparto turismo e trasporti a generare decisa contrazione degli acquisti eCommerce B2c con una riduzione rispetto al 2019 di circa 6,7 miliardi di euro. La penetrazione dell’online sul totale acquisti retail, complice il crollo dei consumi offline a causa delle restrizioni al commercio fisico dovute alla pandemia, registra un significativo balzo in avanti e passa dal 7% del 2019 al 9% del 2020.
“Per continuare a sostenere l’evoluzione digitale delle imprese e contribuire con la rete del valore del digital retail alla crescita del sistema economico italiano occorre un cambio di paradigma, ovvero ragionare con una visione di ‘Connected Economy’ che aggreghi e sappia creare sinergie per cittadini, consumatori, imprese e pubblica amministrazione”, commenta Roberto Liscia, presidente di Netcomm, secondo il quale è necessario sviluppare un programma concreto di transizione al digitale che supporti e faciliti le imprese in un processo definitivo e irreversibile, connettendo sistematicamente i distretti, le filiere industriali, gli organi pubblici e le imprese, affinché si possano offrire ai cittadini e ai consumatori benefici e servizi in linea con i nuovi stili di vita e supportare le aziende nell’essere sempre più sostenibili e competitive.
Rispetto alle prime stime negative, l’eCommerce B2c italiano è stato in grado di risolevvarsi e chiudere il 2020 con un saldo positivo di crescita. Il brusco calo registrato dai servizi (in primis dal comparto Turismo e Trasporti) è stato, infatti, più che compensato dalla crescita dei prodotti, spinti dal nuovo lockdown introdotto negli ultimi due mesi dell’anno. Come sottolinea Riccardo Mangiaracina, responsabile scientifico dell’osservatorio eCommerce B2c – School of Management del Politecnico di Milano, “la pandemia ha avuto un duplice impatto. Da un lato, contrariamente a quanto si possa pensare, ha frenato la crescita del mercato eCommerce B2c in Italia, che certamente sarebbe stata più elevata senza l’emergenza sanitaria, con l’eccezione di alcuni settori merceologici come il food&grocery in cui ha provocato un’accelerazione del mercato online. Dall’altro ha anche modificato gli equilibri tra online e offline forzando l’offerta a soddisfare le mutate esigenze di consumo e ad accelerare il suo processo di digitalizzazione e spingendo i consumatori a un utilizzo più frequente dei canali online. Questi cambiamenti sono segno di una generale maturazione che permetterà all’eCommerce B2c italiano di continuare a crescere anche nel 2021”. In particolare, Mangiaracina si attende un ulteriore aumento degli acquisti online trainato da un consolidamento nei comparti di prodotto e da una leggera ma significativa ripresa dei servizi.
L’evoluzione del consumatore e dei suoi comportamenti d’acquisto nel 2021
Ma come è cambiato e in che direzione andrà il consumatore? Da una ricerca di Netcomm realizzata in collaborazione con MagNews sulla trasformazione dei percorsi di acquisto dei consumatori tra il 2020 e il 2021 nei settori fashion, food e personal care sono state individuate cinque nuove tipologie di consumatore (consumatore contemporaneo, fast shopper, offline buyer, omnichannel shopper e digital first). Il trend principale, si legge nello studio, è un consistente trasferimento del comportamento d’acquisto da un approccio prevalentemente fisico o omnicanale (acquisti sia online che offline) a favore di uno “Digital First” (acquisti solo online).
Secondo la ricerca nella categoria dei “consumatori digitali” rispetto al 2020 si è registrata una crescita rilevante degli acquisti online in tutti e tre gli ambiti considerati: da 2% a 12,9% negli acquisti di ambito Fashion, da 2% a 9.9% negli acquisti di ambito Food, da 2% a 12,8% negli acquisti di ambito Personal Care.
Inoltre, dallo studio emerge che i digital wallet e le recensioni online sono i touchpoint più rilevanti nell’abilitazione degli acquisti via web. Il momento del pagamento non conclude solo l’esperienza d’acquisto, ma è anche un fattore strategico di marketing per le aziende della filiera; le review online sono ormai uno strumento fondamentale per i consumatori che dovrà essere posto al centro delle riflessioni delle insegne e dei brand, non solo per gestirle con attenzione, ma anche per intercettare i bisogni e le necessità di acquirenti più consapevoli e alla ricerca di esperienze d’acquisto sempre più personalizzate.