Il sospetto di Soros: Salvini finanziato da Putin? Ministro tuona: Vergogna, lui speculatore senza scrupoli
Sulla Russia è scontro frontale: sull’immigrazione, un po’ meno, anzi. Intervenuto a sorpresa nel Festival dell’Economia di Trento, il finanziere George Soros ha espresso le proprie preoccupazioni sul futuro dell’Europa e, in particolare, sul nuovo governo italiano di Giuseppe Conte, che vede il leader leghista Matteo Salvini neo ministro dell’Interno.
Sono “molto preoccupato per l’influenza della Russia sull’Europa in generale e sul nuovo governo italiano“. Così ha detto Soros, che giorni fa aveva parlato anche di una crisi esistenziale europea.
Ribaditi, dinanzi alla platea del Festival, anche i timori per le politiche del presidente Usa Donald Trump che, a suo avviso, sono una minaccia per tutto il mondo, soprattutto per l’Europa. Così come è una minaccia la Russia di Vladimir Putin, che l’investitore miliardario ha ricordato facendo riferimento proprio al neo esecutivo M5S-Lega.
D’altronde, ha ricordato, sia gli esponenti del M5S che quelli della Lega non hanno fatto mai mistero di essere favorevoli alla “cancellazione delle sanzioni contro la Russia”.
Dunque, fino a che punto i legami potrebbero essere solidi?
“Non so se Salvini sia stato finanziato da Mosca – ha continuato Soros – ma l’opinione pubblica avrebbe il diritto di sapere”.
Immediata la reazione del neo ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Non ho mai ricevuto una lira, un euro o un rublo dalla Russia, ritengo Putin uno degli uomini di stato migliori e mi vergogno del fatto che in Italia venga invitato a parlare uno speculatore senza scrupoli come Soros“.
Il finanziere ha dato tuttavia ragione all’Italia, che da anni rivendica una maggiore partecipazione da parte dell’Europa nella gestione dell’immigrazione e degli sbarchi. In questo caso, Soros ha puntato contro le istituzioni europee. Così, in una intervista rilasciata al Corriere della Sera:
“La Ue non ha una politica migratoria comune. Ogni Stato ha la propria, spesso in conflitto con quelle degli altri. Ma la Ue ha le stesse regole, soprattutto il cosiddetto Regolamento di Dublino 3, che si applica a tutti i Paesi e sancisce che la responsabilità per i migranti sia del primo Paese nel quale approdano. Ciò ha sull’Italia un impatto fuori proporzioni a causa di un’altra norma, secondo la quale le navi che salvino i migranti in mare debbano portarli nel porto sicuro più vicino”.
Stia attenta l’Unione europea, ha avvertito Soros, a sfruttare l’occasione del nuovo governo giallo-verde che si è insediato in Italia per fare la voce grossa:
“In Europa c’è una tendenza a sfruttare l’occasione per impartire una lezione all’Italia (sul fronte dell’immigrazione). È un’attitudine espressa di recente da Günther Oettinger, il commissario Ue al bilancio. Ho speranza che la Commissione modificherà queste prime, frettolose impressioni quando si renderà conto delle conseguenze. Se la Ue adotta questa linea si scava la fossa da sola, provocando una reazione negativa da parte dell’elettorato italiano, che a quel punto rieleggerebbe Lega e M5S con una maggioranza ancora più ampia”.
Insomma, il messaggio è chiaro: l’Ue non faccia la maestrina con l’Italia sul fronte dell’immigrazione e in generale, o la Lega e il M5S vinceranno ancora di più in occasione delle prossime elezioni politiche.
Sempre nell’intervista rilasciata al Corriere, Soros ha parlato di un “peso ingiusto” che l’Europa, con le sue politiche migratorie, impone all’Italia”. Sottolineando che l’Europa dovrebbe compensare da un punto di vista finanziario l’Italia per i migranti che sbarcano nel suo territorio.