Inflazione ferma a giugno allo 0,8%, ma da luglio raffica di rincari
Persiste un quadro di bassa inflazione in Italia. Secondo le stime preliminari dell’Istat, diffuse oggi, a giugno l’inflazione rimane ferma allo 0,8% su base annua e cresce appena dello 0,2% su base mensile. La stabilità, spiega l’istituto di statistica, è dovuta a dinamiche opposte: da un lato accelera la crescita dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,0% a +1,3%) e si attenua la flessione di quelli dei Servizi relativi alle comunicazioni (da -7,2% a -5,9%), dall’altro i prezzi dei Beni energetici non regolamentati invertono la tendenza, passando da +2,4% a -0,6%.
Un andamento che, segnala il Codacons, rispecchia la crisi dei consumi che sta caratterizzando l’Italia. “I prezzi al dettaglio rimangono fermi perché la spesa degli italiani non riparte, una vera e propria crisi degli acquisti che si riflette in modo diretto sul tasso d’inflazione”, sostiene il presidente di Codacons, Carlo Rienzi.
La pacchia, tuttavia, è destinata ad avere vita breve: a partire da luglio sulle famiglie si abbatterà una raffica di rincari che investirà diversi settori. Aumenteranno infatti le tariffe telefoniche, con i rialzi annunciati nei giorni scorsi da diversi operatori delle tlc; cresceranno le bollette della luce, che subiranno un rincaro dell’1,9% a partire dall’1 luglio, e incrementi delle tariffe si registreranno nel comparto dei trasporti e in quello turistico, dagli stabilimenti balneari alle strutture ricettive, come effetto del passaggio all’alta stagione estiva.
I consumatori dovranno quindi attendersi per le prossime settimane un sensibile incremento dei prezzi dei servizi, e l’inflazione allo 0,8% è destinata a salire già dal prossimo mese, con effetti per le tasche delle famiglie.