Inflazione in salita all’1,7%, pesa mancato ribasso carburanti
L’inflazione torna a rialzare la testa, attestandosi a novembre all’1,7% su base annua (da 1,6% registrato nel mese precedente). Su base mensile, quindi rispetto a settembre, l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha segnato una diminuzione dello 0,1%, secondo le stime preliminari dell’Istat. Un aumento che si traduce in un maggior esborso per gli italiani. Secondo i calcoli del Codacons, una inflazione a questi livelli determinerà una maggiore spesa di 664 euro all’anno per una famiglia con due figli.
Ad influire sull’inflazione sono ancora una volta il comparto energetico e quello dei trasporti, che segnano i rialzi tendenziali più elevati, rispettivamente +4,8% e +3,5%. “Le speculazioni sull’energia e sui carburanti continuano a tenere elevato il tasso di inflazione, e il mancato ribasso dei listini di benzina e gasolio ha effetti diretti sui prezzi al dettaglio”, precisa il presidente di Codacons, Carlo Rienzi. Solo per gli spostamenti e a causa dell’aumento dei prezzi nel comparto trasporti, una famiglia con due figli spende oggi +202 euro su base annua. I prezzi dei trasporti, infatti, sono saliti del +3,5% rispetto allo scorso anno. Una crescita ingiustificata visto il crollo delle quotazioni del petrolio del -30%.