Inps, in scadenza sabato il mandato di Tito Boeri: i nomi dei possibili successori
Ci tiene a sottolineare la necessità che l’Inps, istituto che ha guidato dal 2014 e che sabato 16 febbraio dovrà lasciare per la scadenza del suo mandato, sia indipendente dalla politica. “L’Inps deve essere un’istituzione indipendente dagli orizzonti, spesso molto limitati, del governo di turno, perché è il garante di un patto tra generazioni e se avesse avuto questo ruolo negli anni 70 e 80 oggi non avremmo questa montagna di debito pubblico e le baby pensioni” ha affermato Tito Boeri intervistato da Repubblica alla vigilia della sua uscita dall’istituto nazionale di previdenza sociale.
È indubbio – continua Boeri – che all’Inps c’è stata una discontinuità in questi anni perché si è separata la gestione dalla rappresentanza di interessi e non bisogna tornare indietro. Sono stati tanti gli episodi in cui Boeri si è scontrato con il governo giallo-verde, per la riforma previdenziale e i costi stimati. Sia con Matteo Salvini che Luigi Di Maio più volte hanno minacciato di far saltare la poltrona di Boeri che però, a dispetta di tutto, ha resistito fino all’ultimo. Sabato 16 febbraio dovrà fare lavaligie e lasciare l’Inps perché il suo mandato è in scadenza. L’Inps – ha sottolineato Boeri nel corso dell’intervista– deve aver oggi la forza di dire: guardate che con un’economia che rallenta e un costo del nostro indebitamento che aumenta, non è proprio il caso di far lievitare ulteriormente il nostro debito pensionistico, che è per chi ci guarda dall’esterno il metro della credibilità del Paese.
I possibili successori di Tito Boeri all’Inps
Chi prenderla il suo posto? “Ho da tempo preparato tutto per il passaggio di consegne, ma non so a chi consegnarle” afferma Boeri che non si sbottona sui nomi. “Mi auguro comunque che si nomini in fretta il mio successore, in un momento delicato come questo è fondamentale garantire continuità amministrativa” ha concluso. Gli ultimi rumor fanno i nomi di Pasquale Tridico, attuale consulente di Luigi Di Maio al Lavoro, mentre in quota leghista si punterebbe a Mauro Nori, ora consigliere del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ed ex direttore generale dell Inps. Tra i due però potrebbe spuntarla una donna, Marina Calderone attuale presidente dell’Ordine dei Consulenti di lavoro e consigliere di amministrazione in Leonardo.