Istat: italiani più soddisfatti della propria vita e delle proprie finanze ma anche più diffidenti
Italiani leggermente più soddisfatti delle proprie condizioni di vita. Così rivela l’ISTAT nel suo report intitolato “La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita” relativo al 2018. Nei primi mesi dell’anno, la soddisfazione dei cittadini per la propria vita riprende a crescere leggermente dopo la stasi registrata nel 2017 e cresce in particolare chi si reputa soddisfatto della propria situazione economica, che raggiunge il 53,0% dal 50,5% del 2017.
Italiani più soddisfatti per le proprie finanze
Nel 2018, aumenta la quota di famiglie che giudicano la propria situazione economica stabile (dal 59,5% del 2017 al 62,5%) o migliorata (dal 7,4% all’ 8,1%). Anche il giudizio sull’adeguatezza delle risorse economiche familiari mostra segnali di miglioramento: la quota di famiglie che le valuta adeguate sale dal 57,3% del 2017 al 59,0% del 2018. Stabile la soddisfazione per la dimensione lavorativa stabile con il 76,7% degli occupati che si dichiara molto o abbastanza soddisfatto, sostanzialmente come nel 2017. Sono più soddisfatte del lavoro le donne (77,6%) rispetto agli uomini (76,1%). Stabile e su livelli alti anche la soddisfazione per il proprio stato di salute (80,7% delle persone di 14 anni e più) e per il tempo libero (66,2%).Nel complesso le relazioni familiari confermano i più alti livelli di apprezzamento: nel 2018 il 90,1% delle persone si ritiene soddisfatto. Invece per le relazioni interpersonali prevale un atteggiamento di cautela con il 77,7% delle persone che ritiene che “bisogna stare molto attenti” nei confronti degli altri mentre solo il 21,0% pensa che “gran parte della gente è degna di fiducia”. Le donne sono le più diffidenti: il 19,6% esprime un’opinione improntata a un atteggiamento di apertura verso gli altri, contro il 22,5% degli uomini. La scarsa fiducia negli altri si manifesta anche considerando la modesta quota di persone che reputano probabile che uno sconosciuto possa restituire ciuto il portafoglio eventualmente smarrito (13,1%).
Associazioni consumatori critiche
I dati sulla situazione economica dei cittadini, anche se segnano un miglioramento rispetto al 2017, evidenziano un divario ancora inaccettabile tra il Nord e il Sud Italia. Così afferma il Codacons, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat. “Ancora una volta gli indicatori economici registrano enormi differenze a livello territoriale, con la soddisfazione dei cittadini che raggiunge quota 60% al Nord per crollare al 43,7% nelle regioni del Sud – afferma il presidente Carlo Rienzi – Dati che dimostrano come le condizioni di vita siano ancora difficili nel Mezzogiorno, dove le famiglie residenti subiscono una ingiusta discriminazione”. Dati positivi ma non esaltanti invece secondo l’Unione Nazionale Consumatori. “Non equivochiamo, infattidi, le parole” afferma in una nota il presidente dell’UNC Massimiliano Dona. “Stabile, invariata, non vuol dire che la situazione è positiva, ma solo che non è ulteriormente peggiorata. Chi faceva fatica ad arrivare alla fine del mese, insomma, continua a far fatica come prima”. “Unico dato realmente positivo – continua – è quello di chi giudica la propria condizione migliorata, ma si tratta di un lieve miglioramento di 0,7 punti percentuali, da 7,4% a +8,1%. Inoltre è un bene che sia scesa la percentuale di chi valuta la sua situazione peggiorata, dal 32,2% del 2017 al 28,6%”. “Inoltre, per quanto in miglioramento rispetto all’anno precedente, dovrebbe far riflettere la classe politica che il 39,1% degli italiani considera le sue risorse economiche insufficienti (5%) o scarse (34,1%). Difficile che ripartano i consumi se il 40% delle famiglie devono ancora tirare la cinghia” conclude Dona.