Istat: Pil primo trimestre cresce dello 0,1%, debacle consumi
Nel primo trimestre del 2021 l’economia italiana ha segnato, dopo la contrazione dell’ultima parte del 2020, un lievissimo recupero, con una crescita congiunturale del Pil dello 0,1%. Così l’Ista che rivede al rilazo la stima del PIL relativo al primo trimestre 2021, aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,8% nei confronti del primo trimestre del 2020. Le stime odierne, afferma l’Istituto nazionale di statistica, presentano una revisione al rialzo rispetto a quelle diffuse il 30 aprile scorso, quando la variazione congiunturale del Pil era stata del -0,4% e quella tendenziale del -1,4%. La variazione acquisita per il 2021 è pari a +2,6%.
Italia: PIL rivisto al rialzo
Ieri il governatore di Bankitalia Ignazio Visco aveva sottolineato che “nella media dell’anno l’espansione del PIL potrebbe superare il 4%”. “L’attività produttiva si sta rafforzando” e “nel corso dei prossimi mesi, con il prosieguo della campagna vaccinale, vi potrà essere un’accelerazione della ripresa”. Secondo Visco, in particolare, “una ripresa robusta della domanda nella seconda metà di quest’anno è quindi possibile. Ne sono condizione il proseguimento delle favorevoli prospettive connesse con la campagna vaccinale e il buon avvio del Pnrr”. Stime al rialzo anche da parte dell’Ocse nelle Prospettive Economiche in cui vede il Pil dell’Italia in salita al 4,5% nel 2021 e al 4,4%, nel 2022.
“Bene che ci sia una revisione al rialzo rispetto alle precedenti stime e che si passi, seppur in modo impercettibile, in territorio positivo. Nel primo trimestre l’Italia era ancora in lockdown, dunque scontato che il terziario trascini in basso il Pil. Non per niente a calare maggiormente sono i servizi come il commercio, alloggio e ristorazione, -2,3% il congiunturale e -7,7% il tendenziale e le attività artistiche, rispettivamente -1,7% e -12,3%. Dal lato della domanda, poi, a crollare più di ogni altra cosa è la spesa delle famiglie residenti: -1,2% e -4,2%. La scommessa è il rimbalzo che riusciremo ad avere ora, in questi settori, con le riaperture” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Consumi in calo, una debacle
Nota dolente i consumi. Rispetto al trimestre precedente, i consumi finali nazionali hanno registrato una diminuzione dell’1%, una vera e propria debacle secondo il Codacons. “La mancata ripresa dei consumi nel 2021 è un dato preoccupante, con la spesa che risulta ben al di sotto delle attese – spiega il presidente Carlo Rienzi – Analizzando i numeri forniti oggi dall’Istat, si scopre che la spesa delle famiglie residenti in Italia è diminuita del -1,2% nel I trimestre del 2021 rispetto al periodo precedente, è addirittura del -4,2% rispetto al 2020”. “Numeri sconfortanti determinati non solo dalle misure restrittive legate al Covid, ma anche dal generale impoverimento delle famiglie causato dalla crisi sanitaria che continua ancora oggi ad avere effetti negativi sui consumi degli italiani” – conclude Rienzi.