Istat: scenario economico resterà positivo nei prossimi mesi
Lo scenario macroeconomico resterà favorevole nei prossimi mesi. E’ questo in estrema sintesi il messaggio, improntato all’ottimismo, che emerge dall’ultima nota mensile sull’andamento dell’economia tricolore pubblicata stamattina dall’Istat. Una nota che arriva a due giorni di distanza dal voto di domenica scorsa che non ha consegnato al Paese (come da attese) una maggioranza in Parlamento.
In particolare, spiega l’istituto di statistica, “in un quadro economico internazionale positivo caratterizzato dal miglioramento del commercio internazionale, l’economia italiana mantiene un profilo espansivo. Nel quarto trimestre del 2017 la crescita è stata sostenuta dall’intensificazione del processo di accumulazione del capitale mentre i consumi finali nazionali hanno segnato incrementi più contenuti. Il settore manifatturiero e le esportazioni esprimono segnali di forte dinamismo”. E ancora in questo scenario, “l’indicatore anticipatore rimane stabile su livelli elevati confermando, per i prossimi mesi, il mantenimento di uno scenario macroeconomico favorevole”.
L’Istat indica che nel quarto trimestre il Prodotto interno lordo (Pil), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,3%, in leggera decelerazione rispetto ai trimestri precedenti (+0,4% nel secondo trimestre e terzo). La crescita è stata sostenuta prevalentemente dal contributo degli investimenti (+0,3 punti percentuali) e dalla domanda estera netta (+0,3 punti percentuali). Più contenuto l’apporto dei consumi finali nazionali (+0,1 punti percentuali) mentre la variazione delle scorte ha fornito un contributo negativo (-0,4 punti percentuali).
Quanto agli investimenti fissi lordi hanno segnato un aumento congiunturale significativo (+1,7%), in decelerazione rispetto alla forte crescita del terzo trimestre (+3,2%). Nel ultimo scorcio del 2017 il sostegno maggiore è venuto dalla componente dei mezzi di trasporto (+8,2%) e in misura più contenuta, anche rispetto al trimestre precedente, dalle macchine, attrezzature e altri prodotti (+1,3%).
Soffermandosi sulle prospettive di breve termine, l’indicatore anticipatore rimane stabile su livelli elevati, confermando il proseguimento delle tendenze espansive dell’economia nel breve periodo. “A febbraio l’indice del clima di fiducia dei consumatori è rimasto sostanzialmente stabile, a seguito di un peggioramento delle aspettative sulla situazione economica del Paese e sulla disoccupazione bilanciato dal miglioramento sia dei giudizi sia delle aspettative sulla situazione economica familiare”, spiega l’Istat aggiuggendo che “nello stesso mese l’indice composito del clima di fiducia delle imprese si è attestato sui livelli dei mesi precedenti, con un peggioramento limitato ai giudizi delle imprese del commercio al dettaglio. In particolare riprendono a migliorare i giudizi sugli ordini nella manifattura e in misura più accentuata le attese sull’occupazione nelle imprese di costruzioni”.
Unc: prossimo Governo si concentri su riduzione pressione fiscale
“Il quadro stabile va considerato solo un punto di partenza se vogliamo che gli indicatori macroeconomici favorevoli si traducano anche in un effettivo miglioramento della condizione delle famiglie”. E’ di questo parere afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc).
“Nel IV trimestre 2017 sia i consumi finali che la spesa delle famiglie residenti sono aumentati solo dello 0,1% rispetto al III trimestre 2017. Un rallentamento rispetto al trimestre precedente, quando la spesa delle famiglie residenti, che rappresenta il 60% del Pil, era salita dello 0,4% su base congiunturale”, prosegue Dona che manda un messaggio al futuro esecutivo. “Per questo occorre che il prossimo Governo si concentri nel ridurre la pressione fiscale a chi le tasse non riesce più a pagarle, perché in difficoltà. E’ l’unica via per rilanciare i consumi“, dichiara Dona.