Istat: spesa famiglie cresce più del reddito. Codacons: italiani trasformati da formiche a cicale
Si spende più di quanto il reddito lo consentirebbe. E’ il quadro italiano che emerge con i dati dell’istat, relativi al 2017, relativi ai consumi, al risparmio e ai redditi.
Le famiglie italiane, di fatto, hanno aumentato lo scorso anno la spesa per consumi finali (+2,5% in termini nominali) in misura superiore rispetto all’incremento del reddito disponibile (+1,7%).
Risultato: la propensione al risparmio è scesa al 7,8% (-0,7 punti percentuali rispetto al 2016).
I dati vengono commentati dal Codacons, che dirama una nota successiva alla diffusione del report dell’Istat, sottolineando come gli italiani si stiano trasformando da “formiche” a “cicale”:
Così il numero uno del Codacons, il presidente Carlo Rienzi:
“Negli ultimi anni le famiglie avevano dimostrato una forte tendenza al risparmio, mettendo da parte i soldi a danno dei consumi la cui crescita era estremamente contenuta”. Nel 2017 “assistiamo invece ad una inversione di tendenza, con la spesa dei consumatori che aumenta più del reddito e va ad intaccare la propensione al risparmio, in diminuzione del -0,7% rispetto all’anno precedente”.
“Tuttavia i numeri diffusi oggi dall’Istat non appaiono soddisfacenti né rassicuranti, e sono ancora lontani dai livelli pre-crisi”.
Rienzi ha fatto notare che “nel 2007, ad esempio, il potere d’acquisto delle famiglie cresceva al ritmo del +1,3% annuo contro lo 0,6% del 2017; peggio ancora per i consumi, che salgono nell’ultimo anno del +2,5% contro il +4% del 2006″.
Dall’Istat è emerso anche che il tasso di profitto delle società non finanziarie è sceso l’anno scorso al 41,7% (-0,7 punti percentuali rispetto al 2016), a fronte di un tasso di investimento salito al 21,1% (+0,9 punti percentuali).
Le società finanziarie hanno, in particolare, assistito una riduzione del valore aggiunto ai prezzi base (-1,4%).
Sull’incidenza del fisco, l’istituto ha indicato che “nel 2017 il prelievo fiscale dovuto alle imposte sulla produzione e a quelle correnti e in conto capitale ha inciso sul reddito disponibile delle famiglie per il 16,2%, su quello delle società non finanziarie per il 23,8% e su quello delle società finanziarie per il 18,6%.
L’incidenza delle imposte sul reddito disponibile è diminuita per famiglie e società non finanziarie, mentre è aumentata per le società finanziarie.