Italia: battuta d’arresto fiducia consumatori e imprese a novembre. Consumatori: “brutta notizia in vista di Natale”
Battuta d’arresto a novembre per la fiducia dei consumatori e imprese. Stando ai dati diffusi stamattina dall’Istat, nel mese di novembre l’indice del clima di fiducia dei consumatori è tornato a diminuire passando da 116 punti a 114,3. Un ribasso che arriva dopo 5 rialzi e che è dovuto a una ripresa delle preoccupazioni sulla disoccupazione e in generale sulla situazione economica del Paese. Giù anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese che ha mostrato una lieve flessione (0,3 punti percentuali) spostandosi da 109,1 a 108,8, sui cui pesa il peggioramento del commercio al dettaglio.
Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori, segnala l’istituto di statistica in una nota, sono in diminuzione seppur con intensità diverse: la componente economica e quella futura hanno registrato un calo più deciso (da 143,3 a 139,2 e da 121,6 a 119,8 rispettivamente), mentre il deterioramento è più contenuto per la componente personale (da 105,9 a 105,7) e corrente (da 111,5 a 110,1). Soffermandosi, invece, sulle imprese, a novembre il clima di fiducia è rimasto sostanzialmente stabile nel settore manifatturiero (da 110,9 a 110,8), è migliorato nelle costruzioni e nei servizi (i climi passano, rispettivamente, da 130,3 a 132,1 e da 107,7 a 108,2); invece, il commercio al dettaglio ha segnato una diminuzione (da 113,2 a 110,0).
UNC: brutta notizia in previsione del Natale
“Una brutta notizia in previsione del Natale“. Così Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commenta i dati dell’Istat sulla fiducia. “I dati di oggi confermano la bontà di quello che abbiamo sempre detto in occasione degli ultimi 5 precedenti rialzi, ossia che, anche se eravamo di fronte ad un aumento della fiducia complessiva, era presto per cantare vittoria, dato che le componenti che più influivano sui consumi, come quelle sulla situazione economica della famiglia, restavano negative o altalenanti” spiega Dona. “Desta, quindi, preoccupazione il crollo del giudizio sulla situazione economica della famiglia da -23,9 a -26,9, pur se attenuato dal miglioramento delle attese. Anche perché peggiora sia l’opinione sul bilancio familiare sia quella sull’opportunità attuale di acquisto di beni durevoli che non induce certo a previsioni ottimistiche sui prossimi consumi di Natale”, conclude Dona.
“Dopo una serie di rialzi che attestavano un generale clima di ottimismo sul futuro da parte delle famiglie italiane, arriva una doccia fredda, con la fiducia che a novembre registra un inatteso calo“, spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. Anche per l’associazione si tratta di una pessima notizia soprattutto “perché la diminuzione dell’indice arriva a ridosso delle festività natalizie, e potrebbe avere effetti deleteri sui consumi dei cittadini, portando le famiglie a ridurre la spesa e rimandare gli acquisti al futuro”.