Italia: fiducia consumatori aumenta a dicembre, anche grazie al Natale. Stabile quella delle imprese
La fiducia dei consumatori in Italia migliora a dicembre, passando da 114,4 a 116,6 punti, il livello più alto da gennaio 2016. Superate le attese degli analisti che avevano previsto addirittura un calo a 114 punti. Il miglioramento del clima di fiducia dei consumatori, ha spiegato l’Istat, è essenzialmente dovuto alla positiva evoluzione della componente economica e di quella corrente, mentre l’aumento è più contenuto per la componente personale e per quella futura. Più in dettaglio, si evidenzia un miglioramento sia dei giudizi sia delle aspettative sulla situazione economica del Paese, nonché un ridimensionamento delle aspettative sulla disoccupazione. Per quanto riguarda la situazione personale, migliorano i giudizi sulla situazione economica della famiglia mentre peggiorano le aspettative.
“In particolare fa ben sperare il rialzo relativo al giudizio sul bilancio familiare e il netto miglioramento sull’opportunità attuale di acquisto di beni durevoli” ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che accoglie positivamente la notizia dell’Istat anche se sottolinea come il miglioramento possa essere influenzato dal Natale: “Certo quest’ultimo dato è influenzato dall’arrivo del Natale, quando le famiglie decidono di regalarsi beni durevoli che volevano e dovevano acquistare da tempo”.
Con riferimento alle imprese, nel mese di dicembre segnali eterogenei provengono dai climi di fiducia dei diversi settori. In particolare, il clima di fiducia cala lievemente nel settore manifatturiero (da 110,7 a 110,5), è in decisa diminuzione nelle costruzioni (da 132,1 a 127,1) ed è in aumento sia nei servizi sia nel commercio al dettaglio (i climi passano, rispettivamente, da 108,3 a 108,9 e da 110,1 a 112,3). Passando ad analizzare le componenti dei climi di fiducia si segnala che, nel comparto manifatturiero, si consolida ulteriormente il recupero dei giudizi sul livello degli ordini: il saldo è in crescita ormai dallo scorso settembre; invece le attese sulla produzione registrano un lieve calo per il secondo mese consecutivo e le scorte di magazzino sono giudicate in accumulo. Nel settore delle costruzioni, la diminuzione dell’indice è dovuta sia ad un peggioramento dei giudizi sugli ordini sia alla diminuzione delle aspettative sull’occupazione. Per quanto riguarda i servizi, l’incremento dell’indice di fiducia riflette un generale miglioramento sia delle attese sugli ordini sia dei giudizi sull’andamento degli affari. Invece, i giudizi sugli ordini sono in peggioramento. Nel commercio al dettaglio il miglioramento della fiducia riflette un deciso aumento delle aspettative sulle vendite future in presenza di scorte di magazzino giudicate in decumulo. I giudizi sulle vendite correnti sono in peggioramento.