Italia: primi segnali di ripresa? Fiducia consumatori e imprese sale a giugno
Dopo i forti cali dei mesi passati in scia allo scoppio e contenimento del coronavirus, anche in Italia la fiducia di consumatori e imprese torna a salire a giugno. Tradotto in numeri l‘Istat mostra che l’indice del clima di fiducia dei consumatori è salito da 94,3 a 100,6 mentre quello delle imprese è passato da 52,7 a 65,4. Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in crescita, seppur con intensità diverse. L’aumento è marcato per il clima economico (da 72,9 a 87,2) e per il clima futuro (l’indice passa da 93,1 a 105,6) mentre il clima personale e quello corrente registrano incrementi più contenuti (da 100,9 a 104,5 e da 95,0 a 96,4, rispettivamente).
Discorso a parte per le imprese. L’Istat evidenzia un aumento della fiducia diffuso a tutti i settori anche se i livelli rimangono depressi. In particolare, la fiducia del settore manifatturiero sale da 71,5 a 79,8 e nelle costruzioni aumenta da 108,4 a 124,0. Per il comparto dei servizi, si evidenzia una risalita dell’indice sia nei servizi di mercato (da 38,9 a 51,7) sia nel commercio al dettaglio (l’indice passa da 68,0 a 79,1). Per quanto attiene alle componenti dell’indice di fiducia, nell’industria manifatturiera migliorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese di produzione.
“I dati sulla fiducia delle imprese e dei consumatori per il mese di giugno evidenziano i primi segnali di ripresa dopo il crollo record registrato nei mesi precedenti – commenta l’Istat -. L’aumento dell’indice riferito alle imprese e, in particolare, delle loro aspettative, è diffuso a tutti i settori, pur permanendo livelli storicamente contenuti dei diversi indicatori”. L’istituto di statistica sottolinea inoltre che l’indice della fiducia dei consumatori migliora in modo evidente, trainato dal recupero del clima personale e di quello futuro che si situano entrambi al di sopra del basso livello raggiunto a marzo 2020.
Dati che l‘Unione nazionale consumatori legge positivamente, pur soffermandosi sul giudizio che emerge sull’Italia. “Ottima notizia. A partire dal 18 maggio, con gli spostamenti liberi in regione e la riapertura delle principali attività commerciali, il clima è cominciato a migliorare, consolidandosi con la Fase 3 e gli spostamenti liberi in tutta Italia”, ha dichiarato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc), secondo il quale “l’ottimismo degli italiani, dopo un periodo così buio, è molto importante”.
Dona però pone l’accento su un ‘aspetto negativo’. “Nonostante il clima di fiducia sia migliore rispetto a quello di marzo, 100,6 contro 100,1, non è così per il clima economico, ancora nettamente inferiore, 87,2 contro 93,5 di marzo – spiega il presidente dell’Unc -. In particolare, è decisamente preoccupante il giudizio sulla situazione economica dell’Italia, che più che raddoppia in senso negativo, passando da -70,2 di marzo a -148,7 di giugno, peggiore anche rispetto a maggio quando segna -139,9. Pessimo anche l’andamento del giudizio sulla situazione economica della famiglia che, per quanto in lievissimo miglioramento rispetto a maggio, -29 contro -29,8, crolla rispetto a marzo, quando era -19,1”.