Italia pronta a chiedere più margine di manovra all’Europa, Di Maio: deve cambiare
L’Italia ha intenzione di chiedere all’Unione europea maggiori spazi di manovra per investimenti pubblici e riforme. Lo ha detto Luigi Di Maio che in una lunga intervista a La Stampa ha anticipato le mosse del governo sia sul fronte delle imprese e del lavoro, chiarendo la posizione del governo dopo l’approvazione del Decreto Dignità, sia sul fronte dei conti pubblici e degli equilibri in Europa.
Un nuovo atteggiamento dell’Italia ai tavoli europei
Il governo italiano intende farsi sentire dall’Europa e Di Maio fa sapere: “nei prossimi mesi sui tavoli europei il nostro atteggiamento sarà molto diverso dal passato”. L’esecutivo Lega-M5S intende chiedere alla Ue la possibilità di fare più investimenti e riforme strutturali nei settori della fiscalità e del welfare. L’Italia è la terza economia della zona euro, ma allo stesso tempo è anche uno dei paesi europei più indebitati con un debito intorno al 132% del Pil.
Allo stesso tempo, Di Maio ha assicurato che la sua posizione nei confronti dell’Europa non è conflittuale, ma improntata al cambiamento. Uno fra tutti quello di avere un’Europa in cui il sistema fiscale e quello di welfare sia uguale per tutti. “Lavoreremo per questo”, ha detto il vicepremier.
E all’interno la priorità è ridurre la precarietà. Per le aziende novità in arrivo
Guardando invece all’interno del paese, Di Maio ribadisce la volontà di ridurre la precarietà del lavoro, difendendo il Decreto Dignità approvato nei giorni scorsi (Leggi QUI). Perché alla fine la precarietà “è una sciagura anche per le aziende” che producono. Ma un sostegno più concreto per le imprese dovrebbe arrivare con la legge di bilancio. Di Maio promette che verrà ridotto il costo del lavoro, con il taglio del cuneo fiscale a cominciare dai settori ritenuti più strategici per l’economia italiana, come il Made in Italy, la tecnologia e il turismo.