Italia sempre più cashless: nel 2025 la metà dei pagamenti sarà digitale
Nel 2025 il 50% dei pagamenti effettuati in Italia potrebbero avvenire senza l’uso del contante, un bel traguardo rispetto al 33% certificato per il 2020 dall’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano. Così emerge dal report EY Digital Payments, che raccoglie i risultati di una survey sottoposta ai principali protagonisti del mondo dei pagamenti e che stima che il mercato italiano dei pagamenti digitali potrebbe raggiungere i 311 miliardi a fine 2021, con una crescita media a partire dal 2015 pari all’8%.
Report EY digital payments
Ben il 70% degli intervistati prevede che la metà dei pagamenti sarà digitale, mentre un altro 25% è ancora più ottimista e ritiene raggiungibile un target del 75%; soltanto il 4% crede in un’accelerazione oltre il 75% del totale. A dare la spinta ai pagamenti digitali saranno soprattutto i nuovi servizi come il “buy now, pay later” (per il 54% degli intervistati), seguiti dai prodotti basati sulla blockchain e le “super app” di pagamento (entrambi menzionati nel 39% dei casi), cioè singole applicazioni che racchiudono al loro interno un’ampia offerta di funzionalità legate all’esperienza di pagamento, tra cui chat e pagamenti peer-to-peer, bollette, gestione degli abbonamenti e strumenti di budgeting.
Un tema cruciale è senz’altro la collaborazione con player tecnologici e realtà fintech innovative: per l’80% degli intervistati è il vantaggio principale derivante dall’operare in questo mercato. Solo il 36% indica anche l’abilitazione di nuovi modelli di business derivanti dalla collaborazione con attori finanziari tradizionali, come le banche. A seguire vengono indicati il miglioramento e l’estensione dell’offerta grazie all’uso dei dati derivanti dai pagamenti (50% del campione), mentre un ulteriore 25% vede questo business come una possibilità di estensione della customer base. Il tema della collaborazione torna anche come fattore chiave nell’applicazione di una strategia di ecosistema che coinvolga banche, fintech, merchant, consumatori e regolatore: la capacità di saper sfruttare correttamente un approccio all’insegna dell’Open Innovation ricopre massima importanza per la maggior parte dei rispondenti (voto 10/10), con una media superiore a 9.