Italiani bocciano il reddito di cittadinanza. Quota 100 apprezzata da 6 su 10
Secondo la maggioranza degli italiani (37,9%) la situazione negli ultimi 12 mesi è rimasta stabile, mentre il 37,5% ha riscontrato invece un peggioramento netto o parziale. Così emerge dal 32esimo Rapporto Italia dell’Eurispes secondo cui rispetto al 2019 aumentano, seppur timidamente, gli ottimisti (+1,6%) e diminuisce la percentuale di quanti ravvisano un peggioramento (-1,1%).
Famiglie usano risparmi per arrivare a fine mese
Il Rapporto tra le altre cose fornisce una fotografia chiara della situazione economica delle famiglie italiane. Quasi la metà (47,7%) è costretta ad utilizzare i risparmi per arrivare a fine mese (+2,6% rispetto al 2019); ma crescono seppur di poco quelle che riescono a risparmiare (23,7%; +1,7%).
Per quanto concerne il capitolo tasse, secondo l’opinione del 42,2% degli italiani il carico fiscale sostenuto dalla propria famiglia nel corso del 2019 è aumentato facendo però registrare un dato del 27% in meno rispetto al 2013 quando a lamentare una maggiore tassazione era il 69,2%. La maggior parte dei cittadini in qualche misura giustifica l’evasione fiscale: per il 25,1% non è grave solo se compiuta da chi fa fatica a sostenere la pressione fiscale; per il 19,6% è grave per chi possiede grandi patrimoni; per il 9% non è grave perché in Italia la pressione fiscale è eccessiva. Non manca chi caldeggia l’aumento della pressione fiscale sul sistema bancario (53,3%) e ancora meno sono i cittadini che vorrebbero l’introduzione della tassa patrimoniale (47%).
Reddito di cittadinanza criticato
Tra le misure attuate o proposte dal Governo le più criticate sono il reddito di cittadinanza con il 67,1% delle indicazioni negative e la Sugar Tax (67,4%); anche la Flat Tax incontra la disapprovazione dei più (62,6%). L’introduzione di Quota 100 invece è apprezzata da sei cittadini su dieci (59,2%) e un numero simile si esprime positivamente sull’autonomia delle Regioni (57,6%).
Climate change: i problemi più gravi secondo gli italiani
Capitolo a parte il climate change. Più di un quarto degli italiani (26,6%) considera il riscaldamento globale il problema più urgente relativo all’ambiente. Seguono: gestione dei rifiuti (20,7%), inquinamento atmosferico (16,4%), dissesto idrogeologico (11,3%) e problema energetico (11,2%). A giudicare più urgente una soluzione al riscaldamento globale sono i giovani tra i 18 e i 24 anni (34,3%), più del doppio rispetto agli over 65 (16,1%).