Lavoro: ad aprile crolla il numero degli occupati. Calano i disoccupati ma salgono gli inattivi
In calo ad aprile su base mensile gli occupati che scendono di 274mila unità come rivela l’Istat secondo cui si rafforza il calo delle persone non occupate in cerca di lavoro già registrato a marzo, con una ulteriore forte crescita dell’inattività.
Istat: calano gli occupati e crescono gli inattivi
Il calo dell’occupazione (-1,2% pari a -274mila unità) è generalizzato e coinvolge donne (-1,5%, pari a -143mila), uomini (-1,0%, pari a -131mila), dipendenti (-1,1% pari a -205mila), indipendenti (-1,3% pari a -69mila) e tutte le classi d’età, portando il tasso di occupazione al 57,9% (-0,7 punti percentuali). Calano le persone in cerca di lavoro (-23,9% pari a -484mila unità) soprattutto tra le donne (-30,6%, pari a -305mila unità) rispetto agli uomini (-17,4%, pari a -179mila), con un calo in tutte le classi di età. Il tasso di disoccupazione scende al 6,3% (-1,7 punti) e, tra i giovani, al 20,3% (-6,2 punti). A spiegare questo calo la crescita degli inattivi che arrivano a segnare le 746mila unità (+5,4%). Il netto calo congiunturale dell’occupazione, continua l’Istat, determina una flessione rilevante anche rispetto al mese di aprile 2019 (-2,1% pari a -497mila unità), verificata per entrambe le componenti di genere, per i dipendenti temporanei (-480mila), per gli autonomi (-192mila) e per tutte le classi d’età, con le uniche eccezioni degli over50 e dei dipendenti permanenti (+175mila).
Il commento di UNC
“Dato drammatico, per di più falsato dal blocco dei licenziamenti. E’ evidente che, avendo l’art. 46 del decreto legge n. 18 del 17/3/2020, noto come Cura Italia, bloccato le procedure di licenziamento, l’occupazione dei dipendenti a tempo indeterminato è formalmente preservata ed il crollo è legato al calo di quelli a termine” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Ma si tratta di un dato fittizio, artificioso ed irreale. Il punto è cosa succederà una volta che il mercato del lavoro sarà sbloccato da questo vincolo legislativo e tutti gli occupati riprenderanno ad essere collegati alla domanda effettiva di lavoro, agli ordini delle industrie e alle vendite degli esercizi. O il Governo, prima di allora, sarà in grado di far ripartire a pieno regime l’economia, con aiuti a fondo perduto, o sarà una strage di lavoratori” conclude Dona.