Lavoro: le aziende in Italia con le migliori prospettive di carriera, ecco la classifica Top Companies 2021 di LinkedIn
Pur in un contesto segnato dall’impatto del Covid-19, ci sono aziende in Italia dove si può costruire una solida carriera nel tempo. E LinkedIn, il più grande network professionale online al mondo, le ha individuate ed elencate nella sua lista Top Companies 2021 Italia, la prima in assoluto per il nostro paese. La lista comprende le 25 aziende considerate dagli italiani come luoghi di lavoro che offrono le migliori prospettive di carriera.
In questa prima edizione per l’Italia, circa il 50% delle aziende è di origine italiana o a partecipazione italiana, a partire da Intesa Sanpaolo e Generali, ai primi posti, oltre ad altre importanti aziende riconosciute anche all’estero come Eni, Leonardo, TIM, Enel e Banca Mediolanum.
La lista completa delle Top Companies Italia 2021 comprende: Intesa Sanpaolo; Accenture; Stellantis; Generali; UniCredit; Comcast (Sky); Deloitte; STMicroelectronics; BNP Paribas; Eni; Leonardo; GSK; Capgemini; PwC; ABB; Reply; Enel Group; TIM; Volkswagen AG; Deutsche Bank; Banca Mediolanum; AXA; Essilor-Luxottica; Siemens; Johnson & Johnson.
I sette fattori chiave
Per la compilazione della lista Top Companies 2021, LinkedIn ha condotto un’analisi relativa alla percezione degli utenti su alcuni temi chiave, come ad esempio cosa significhi riuscire a costruirsi una buona carriera professionale, e li ha mixati con i dati della piattaforma. Sono stati inoltre presi in considerazione sette elementi relativi al rapporto delle aziende con i propri dipendenti, ciascuno dei quali rappresenta un importante indicatore di crescita all’interno della realtà aziendale:
– Capacità di avanzamento: monitora le promozioni dei dipendenti all’interno di un’azienda e tiene traccia di quando si trasferiscono in una nuova azienda, sulla base di qualifiche lavorative standardizzate.
– Sviluppo delle competenze: considera come i dipendenti dell’azienda acquisiscono competenze durante il periodo di assunzione.
– Stabilità dell’azienda: monitora i tassi di abbandono nel corso dell’ultimo anno, nonché la percentuale di dipendenti che resta nell’azienda per almeno tre anni.
– Opportunità esterne: considera la strategia di contatto dei recruiter nei confronti dei dipendenti dell’azienda, indice della richiesta di lavoratori provenienti da queste aziende.
– Affinità aziendale: misura quanto è di supporto la cultura aziendale ed esamina il volume di collegamenti su LinkedIn tra i dipendenti, considerando le dimensioni dell’azienda.
– Diversità di genere: misura i livelli relativi alla parità di genere all’interno di un’azienda e delle sue filiali.
– Background accademico: considera la varietà dei livelli di istruzione tra i dipendenti, da nessuna laurea fino al possesso di un PhD, indice dell’impegno ad assumere un’ampia gamma di professionisti.