Lavoro: stipendi in Italia tra i più bassi d’Europa, pesano costo della vita e tassazione
Lavoratori italiani tra i più poveri d’Europa. In Italia l’alto costo della vita e il cuneo fiscale rendono gli stipendi tra i più bassi del continente. Una dinamica che coinvolge in maniera indifferenziata tutti i livelli, dal top manager al middle manager fino all’entry level. La Svizzera si conferma invece il paese con le retribuzioni più alte.
Secondo la classifica “Global 50“, redatta dalla società di consulenza internazionale Willis Towers Watson, confrontando gli stipendi di 60 Paesi considerando il lordo, il netto e il relativo potere d’acquisto, emerge che i lavoratori italiani continuano ad essere tra i meno pagati d’Europa. Alcuni settori, come ad esempio i financial services, il largo consumo e il farmaceutico, tendono a offrire compensi più elevati per restare competitivi a livello globale, mentre più ridotti sono i compensi delle aziende che operano nei business delle telecomunicazioni o della grande distribuzione organizzata.
Per quanto riguarda i middle manager, il ranking vede svettare gli svizzeri, che mediamente trovano al primo rigo della busta paga l’equivalente di 147.436 euro di fisso all’anno. Al secondo posto ci sono i tedeschi con 99.853 euro di media e a chiudere il podio i danesi con 99.591 euro. L’Italia si piazza dietro le altre economie europee, dalla Francia (77.460 euro) alla Spagna (70.501). In particolare è 15esima sui 21 Paesi dell’Europa centrale e occidentale con un reddito annuo lordo di 69.387 euro. Dietro di noi solo Grecia, Slovenia e Portogallo, Repubblica Ceca, Polonia e Slovenia, con i manager del Paese slavo che devono “accontentarsi” in media di 41.271 euro.
La situazione italiana è ancora peggiore se si passa a considerare il potere d’acquisto: i dirigenti italiani si attestano al 18esimo posto con una media di 45.249 euro annui, davanti solo ai pari grado di Grecia, Finlandia e Slovacchia. Il primato anche in questo caso spetta alla Svizzera: nonostante un costo della vita che nei Cantoni è più elevato rispetto alla Penisola, i middle manager elvetici vantano un potere d’acquisto che si attesta in media sull’equivalente di 91.305. Al secondo posto tra i 21 Paesi dell’Europa Occidentale e Centrale c’è il Lussemburgo (86.519 euro) e al terzo la Germania (78.016).
Infine, a livello europeo, risultano fortemente penalizzati anche gli entry level, ovvero i neolaureati appena affacciatisi al mondo del lavoro. L’Italia è 13esima con un reddito lordo medio di 30.987 euro, in una classifica che vede sempre al vertice la Svizzera (80.761 euro di media), davanti a Danimarca e Norvegia. Se invece si considera la graduatoria per potere d’acquisto, l’Italia scende al 15esimo posto con 25.213 euro, poco al di sopra degli stipendi registrati dai neolaureati sloveni e portoghesi, superati anche dai coetanei inglesi e spagnoli.