L’inflazione raddoppia e torna sopra l’1%, stangata da oltre 400 euro per famiglia
Dopo l’avvio debole dei primi mesi del 2018, a maggio l’inflazione torna sopra l’1%, trainata da beni e servizi di uso quotidiano. I prezzi degli alimentari, in particolare freschi, quelli di benzina e gasolio sono cresciuti, infatti, più di quanto non siano cresciuti in media quelli degli altri prodotti, definendo un quadro di tensioni inflazionistiche per i prodotti ad alta frequenza di acquisto. Tensioni si rilevano anche per prodotti legati alla filiera turistica, quali trasporto aereo, alberghi e pacchetti vacanza internazionali, in vista delle prenotazioni delle vacanze estive.
Secondo i dati preliminari diffusi oggi dall’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato a maggio un aumento dello 0,4% rispetto al mese prima, mentre su base annua, quindi nei confronti di maggio 2017, l’inflazione è schizzata all’1,1% dallo 0,5% di aprile. La marcata ripresa dell’inflazione, ha spiegato l’Istat, si deve prevalentemente ai prezzi dei beni alimentari non lavorati, la cui crescita mese su mese è passata da +0,7% di aprile a +2,4%, per effetto prevalentemente della frutta fresca (+11,2%). Balzo anche dei beni energetici non regolamentati (da +2,7% a +5,3%), dovuto alla fiammata del petrolio. A questi fattori si aggiunge l’inversione di tendenza della dinamica dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti, che tornano a salire (da -0,7% a +1,7%)), ascrivibile quasi esclusivamente al trasporto aereo passeggeri. Contribuiscono poi, seppur in misura minore, i prezzi dei Tabacchi (da +2,8% a +3,4%) e quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,0% a +1,4%). L’inflazione di fondo, vale a dire al netto degli energetici e degli alimentari freschi, si attesta allo 0,8% (da +0,5 di aprile).
Il raddoppio dell’inflazione in Italia pesa sulle tasche degli italiani, con una batosta intorno ai 400 euro. Secondo i calcoli di Unimpresa, per una coppia con due figli significa avere una maggior spesa annua complessiva di 430 euro, 329 euro per i beni ad alta frequenza di acquisto e 147 euro se ne vanno per il solo carrello della spesa, ossia per gli acquisti quotidiani. Mentre per la coppia con 1 figlio, la tipologia di nucleo familiare ora più diffusa in Italia, la stangata è di 396 euro su base annua, ma 135 sono destinati alle compere di tutti i giorni. Per un pensionato la maggior spesa è pari a 216 euro (74 per il carrello).