Made in Italy: è record per le esportazioni di prodotti alimentari, il vino guida la crescita
Record per il Made in Italy alimentare all’estero. Nei primi sette mesi dell’anno le esportazioni di prodotti alimentari sono cresciute del 7,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando aveva raggiunto il massimo storico di 38,4 miliardi. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi al commercio estero. Se il trend sarà mantenuto, a fine anno saranno superati per la prima volta nella storia i 40 miliardi di euro di export agroalimentare.
Quasi i due terzi delle esportazioni agroalimentare, precisa la Coldiretti, interessano i paesi dell’Unione Europea ma gli Stati Uniti sono di gran lunga il principale mercato dell’italian food fuori dai confini dall’Unione e il terzo in termini generali dopo Germania e Francia e prima della Gran Bretagna. Non solo. A crescere di più sono i paesi fuori dell’Europa dove nei primi sette mesi dell’anno le esportazioni di prodotti alimentari hanno messo a segno un +10,8%. Il prodotto agroalimentare italiano più esportato all’estero è il vino, seguito dall’ortofrutta fresca.
L’andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare da una più efficace tutela nei confronti dell’agropirateria internazionale che fattura oltre 60 miliardi di euro utilizzando impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati. All’estero, secondo Coldiretti, sono falsi quasi due prodotti alimentari di tipo italiano su tre. In testa alla classifica dei prodotti più taroccati ci sono i formaggi e a seguire i salumi.
Una tendenza che, avverte la Coldiretti, potrebbe peggiorare con la firma del Trattato di libero scambio con il Canada (Ceta) in corso di ratifica in Italia. “Per la prima volta nella storia l’Unione Europea – denuncia l’associazione – si legittima in un trattato internazionale la pirateria alimentare a danno dei prodotti Made in Italy più prestigiosi, accordando esplicitamente il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali”.
Tornando ai dati Istat sul commercio estero, la bilancia commerciale dell’Italia ha evidenziato nei primi sette mesi dell’anno un avanzo di 25,6 miliardi (+45,3 miliardi al netto dei prodotti energetici) con una crescita sostenuta sia per l’export (+7,6%) sia per l’import (+11,2%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Guardando al solo mese di luglio, il surplus commerciale è salito a 6,56 miliardi dai 4,50 miliardi di giugno e sopra le attese degli analisti che avevano previsto un calo a 3,89 miliardi.