Manovra 2019: novità Investitalia e slitta taglio pensioni d’oro, scure su Regioni che non tagliano vitalizi
Approda in parlamento la Manovra 2019 con qualche limatura rispetto alle precedenti versioni ma la conferma dell’impianto di base. Reddito di cittadinanza (9 mld) e Quota 100 (6,7 mld) che rimangono le voci più importanti di una legge di bilancio da complessivi 37 miliardi di euro, di cui 22 mld finanziati a deficit.
Il governo ha inviato ieri sera il testo della legge di bilancio 2019 al Quirinale e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato l’autorizzazione della presentazione alle Camere. “La legge di bilancio a cui abbiamo lavorato fino a ieri notte ha ricevuto la bollinatura della Ragioneria dello Stato ed è stata inviata al Quirinale. Stiamo lavorando per far crescere il nostro Paese, avanti così”, ha scritto ieri sera via Twitter il premier Giuseppe Conte.
La manovra approda in Parlamento con l’inizio dell’esame del testo da parte della Camera che dovrebbe esserci a fine novembre, tra il 29 e il 30, con votazioni anche di sabato e domenica. Nelle giornate del 21 e 22 novembre non ci saranno sedute d’Aula per consentire alle commissioni l’esame della Manovra.
Il testo contiene in totale 108 articoli, contro i precedenti 115, per 77 pagine. Ieri si era parlato di un possibile avvio più lento di reddito di cittadinanza e quota 100 in modo da far convergere il deficit più verso quota 2%. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, ha precisato ieri che reddito di cittadinanza e quota 100 “sono provvedimenti che devono essere fatti e devono essere fatti bene. Partiranno quando sarà tutto pronto per partire, ma non slitteranno certamente per motivazioni di ordine contabile”.
InvestItalia avrà dote di 25 mln l’anno
Non mancano le novità nel testo che approda alla Camera a partire da InvestItalia, una struttura volta a coordinare gli investimenti pubblici e privati che sarà alle dirette dipendenze del presidente del Consiglio. Potrà dotarsi di personale anche al di fuori della pubblica amministrazione e avrà una spesa di 25 milioni di euro a decorrere dal 2019. Tra i compiti di InvestItalia ci sarò quello di “analisi e valutazione di programmi d’investimento” sulle infrastrutture e di verificare lo stato di avanzamento dei lavori.
Non figura tra gli articoli della manovra il tanto discusso taglio delle pensioni d’oro. Da fonti M5S emerge che però la misura arriverà via emendamento in commissione con tagli per gli assegni sopra i 90 mila euro fatti salvi gli assegni pensionistici calcolati con il sistema contributivo e le casse complementari.
Vitalizi via anche nelle Regioni, sforbiciata a spese Difesa
Le Regioni dovranno adeguarsi al taglio dei vitalizi già approvato per il parlamento. Le Regioni che non lo faranno vedranno decurtati dell’80% i trasferimenti (esclusi quelli per Sanità, scuole per disabili e altri servizi essenziali).
Sul fronte tagli prevista anche una piccola stretta sulle spese militari con il ministero della Difesa che dovrà tagliare 60 milioni di euro all’anno dal 2019 e ulteriori 531 milioni di euro nel periodo che va dal 2019 al 2031.