Finanza Notizie Italia Manovra, Salvini: deficit-Pil al 2,4% non scritto nella Bibbia. Monti: arriva lo ‘Tsipras moment’

Manovra, Salvini: deficit-Pil al 2,4% non scritto nella Bibbia. Monti: arriva lo ‘Tsipras moment’

30 Novembre 2018 09:04

Il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini fa un nuovo passo in direzione di Bruxelles, dicendo chiaro e tondo che quel target sul deficit-Pil al 2,4% che ha provocato l’alta tensione Italia-Ue sulla manovra non è scritto nella Bibbia. E mentre fonti del Consiglio Ue sentite dall’Ansa riportano che l’Ecofin ha dato l’ok all’opinione della Commissione europea sulla manovra italiana, cioè sulla bocciatura, dalle pagine del Corriere della Sera l’ex premier Mario Monti sentenzia che sta arrivando anche in Italia lo “Tsipras moment“, ovvero il momento in cui un governo populista inizia a fare i conti con una realtà a cui non si può sottrarre, senza portare il paese alla rovina.

Alla domanda specifica se questo Tsipras moment sia ormai alle porte, Monti risponde così:

“Credo di sì. L’impatto con la Commissione e forse la scoperta che fuori dall’Italia non si pensa affatto che dopo le Europee di maggio questa Europa sia morta, avranno contribuito. Certe idee facevano parte della bolla nella quale vivevano nostre forze di governo. Invece hanno visto che una Commissione efficace e la straordinaria unità di tutti gli Stati membri nel sostenerla, quindi hanno capito che bisogna fare qualcosa. Credo che stiamo arrivando allo “Tsipras moment”, ma il “Salvini-Di Maio moment” è più diluito nel tempo. Tsipras cambiò idea in pochi giorni, perché capiva che i greci non volevano uscire dall’euro. In Italia invece Di Maio e Salvini, specialmente il secondo, hanno cercato di eccitare gli animi in chiave antieuropea praticamente dal primo giorno, fino alla settimana scorsa. Ora stiamo arrivando al momento in cui si capisce che la realtà è diversa da come la si immaginava. E che bisogna tenerne conto”.

E’ dunque in quest’ottica che bisogna interpretare le dichiarazioni che il vicepremier Salvini ha proferito in occasione del suo intervento a Porta a Porta?

Non è mica scritto nei dieci comandamenti della Bibbia che dobbiamo fare il 2,4 per cento” di rapporto deficit-Pil. “I tecnici sono a lavoro. Ci diranno che su quota 100 ci sono uno, due, tre miliardi in più, vorrà dire che li metteremo sugli investimenti”.

Il reddito di cittadinanza è un contributo che incentiva a tornare nel mondo del lavoro. Si stanno comunque mettendo dei paletti, non sono tanti quelli che avranno il totale dell’importo: se uno per esempio ha il macchinone, la casa ed altro non l’avrà”.

Salvini è ottimista sulla possibilità di sventare il peggior scenario per l’Italia, ovvero l’avvio di una procedura di infrazione Ue, che si tradurrebbe nell’imposizione di sanzioni proprio in concomitanza con le elezioni europee.

“Con l’Europa sono convinto che l’accordo lo troveremo, perché a noi non interessa litigare e neanche a Bruxelles interessa mandare i commissari e gli ispettori in giro per l’Italia“.

E il ministro Tria, rispondendo a una domanda sull’allarme che lo stesso Jerome Powell, numero uno della Federal Reserve, ha lanciato sull’Italia, specifica:

Non crediamo di mettere a rischio nessuno, al di là delle regole europee che bisogna rispettare o cercare di rispettare, stiamo facendo un deficit del 2,4 che per gli standard internazionali è normalissimo”. 

Ancora il titolare del Tesoro:

“Nella storia degli ultimi 10 anni l’Italia solo quest’anno fa un deficit più basso. Se andate a vedere il curriculum di deficit di Francia e molti altri paesi, siamo ben oltre in generale in una manovra di politica economica un 2,4 per centro può essere considerato opportuno, non lo è perché il fiscal compact ha delle regole particolari”.