Manovra: spunta ipotesi aumento parziale dell’Iva. E Salvini, serviranno 50 miliardi
Qualunque sarà l’evoluzione della crisi di governo, l’Italia dovrà a breve fare i conti con la manovra 2020, le cui tempistiche si avvicinano inesorabili. Il primo appuntamento è previsto già a fine settembre, quando dovranno essere formulate le nuove previsioni. Ma la prima vera emergenza riguarda l’aumento dell’Iva, con lo scatto delle clausole di salvaguardia dal prossimo 1 gennaio. Una eventualità, che tutte le forze politiche dicono di voler scongiurare a tutti i costi, ma che sarà evitata soltanto con 23 miliardi di coperture.
Ecco allora, che nelle ultime ore sarebbe spuntata l’ipotesi di un aumento parziale dell’Iva. Secondo quanto riporta Il Messaggero, nei corridoi del ministero delle Finanze si starebbe facendo largo l’idea di aumentare le aliquote dell’Iva in maniera selettiva. Molto dipenderà anche dal confronto con l’Europa, già messo a dura prova quest’anno per il deficit eccessivo dell’Italia.
Tuttavia, la politica di Bruxelles potrebbe diventare più morbida di fronte ai venti di recessione che soffiano sull’Eurozona. Ieri il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz, ha parlato di un possibile intervento del governo nel caso in cui la Germania entrasse in recessione. Una possibilità non così remota dopo che la Bundesbank ha rilevato che la fase di contrazione dell’economia sta proseguendo (Leggi QUI). Scholz, per la prima volta ieri, ha quantificato il piano di intervento del governo in 50 miliardi di euro, la stessa cifra utilizzata durante la crisi del 2008-2009.
Salvini: Italia ha bisogno di manovra da 50 miliardi, subito taglio delle tasse
Tornando in Italia, proprio oggi il leader leghista e vicepremier Matteo Salvini ha parlato di una manovra da 50 miliardi di euro. “Noi della Lega abbiamo ben chiara in testa la manovra economica da 50 miliardi. Prima di tutto? Abbassare le tasse”, ha detto Salvini nel corso dell’intervista a Radio24.
E in merito al rischio che dall’1 gennaio scattino le clausole di salvaguardia e quindi l’aumento dell’Iva, il leader leghista afferma: “l’aumento dell’Iva è alibi per non lasciare le poltrone. Iva scatterebbe dall’1 gennaio se non si fa manovra economica. Se si torna al voto in autunno di manovre se ne fanno due”.