Marea record di risparmi su conti correnti a zero interessi, ecco quanto ci perdono gli italiani
Una marea record di soldi degli italiani risulta ferma sui conti correnti e buona parte di questi non fruttano interessi. Ad aprile 2020, stando all’analisi pubblicata oggi da Deposit Solutions, società fintech e piattaforma leader nell’Open Banking per i depositi, il volume dei conti corrente in Italia ha raggiunto il massimo storico a 790 miliardi di euro, con un aumento del 37,5% dal 2015.
Quello che deve maggiormente preoccupare i correntisti è che almeno il 68% del volume totale di denaro nei conti – 15.500 euro per cittadino italiano – è senza interessi. Crisi Covid e lockdown hanno accentuato la tendenza degli italia di tenere i soldi parcheggiati su conti correnti infruttiferi portando, stando ai calcoli de Il Sole 24 Ore, una perdita di potere d’acquisto di circa 22 miliardi di euro.
“Gran parte del risparmio degli italiani rimane parcheggiato nei conti correnti privo di interessi invece di essere investito in depositi a termine. Di conseguenza, i risparmiatori perdono del rendimento anno dopo anno – anche in tempi di bassi tassi di interesse”, afferma Tim Sievers, CEO e fondatore di Deposit Solutions, che aggiunge: “Per le banche di quei paesi in cui i risparmiatori fanno minor affidamento su depositi a termine, il finanziamento tramite depositi è più costoso di quello che dovrebbe essere.”. L’analisi di Deposit Solutions si basa su calcoli sulla base di dati di Deutsche Bundesbank, Banca Centrale Europea, Eurostat, Barkow Consulting, Federal Statistical Office e Institute for SME Research.
In generale, il 57% del denaro depositato presso le banche dell’Eurozona è immediatamente disponibile (depositi a vista: conti correnti e conti overnight), mentre il 43% è legato a scadenze o soggetto a periodi di preavviso (depositi a termine: depositi a scadenza fissa e conti/libretti di risparmio).
Differenze con gli altri paesi nelle preferenze sui depositi
La preferenza per il deposito a termine o la gestione flessibile della liquidità varia notevolmente da nazione a nazione: gli spagnoli e gli italiani sono i principali “amanti della flessibilità” con rispettivamente l’85% e il 68% del loro denaro in depositi a vista, mentre gli olandesi si distinguono come planner di lungo termine con l’82% di depositi a termine, seguiti dai francesi che si attestano a quota 67%.
Nel 2015 gli europei avevano depositato il 39% del loro denaro su conti correnti (2.547 miliardi di euro). Al 2020, questa cifra è cresciuta quasi del 50% (3.984 miliardi di euro). E mentre il volume dei conti correnti è aumentato, la quantità di denaro depositato su conti a tempo determinato, conti di denaro overnight e conti di risparmio, è rimasta invece stabile negli ultimi 5 anni (3.972 del 2015 vs 3.924 del 2020).