Mattarella scioglie le Camere, prossima Legislatura dovrà rinnovare oltre 1.000 mld di debito
Giù il sipario sulla XVII Legislatura. Con ogni probabilità nel pomeriggio di oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella scioglierà le Camere con le elezioni politiche che molto probabilmente saranno fissate per il prossimo 4 marzo. Sempre oggi, alle ore 11:00, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, terrà la conferenza stampa di fine anno. Dopo che Mattarella convocherà i presidenti di Camera e Senato per le consultazioni di rito, toccherà allo stesso Gentiloni convocare il consiglio dei ministri che sancirà la data delle prossime elezioni.
Il peso del debito pubblico, ecco le scadenze per i prossimi 5 anni
Tra le sfide della Legislatura XVIII c’è sicuramente la gestione del debito pubblico con il totale dei titoli di Stato attualmente in circolazione pari a 1.879 miliardi di euro. Nel dettaglio, i sottoscrittori di debito italiano hanno “in mano” 115,9 miliardi di bot, 1.581,4 miliardi di btp, 137,4 miliardi di cct e 44,8 miliardi di ctz. “Il peso del debito pubblico, che supera quota 2mila miliardi, ci sta schiacciando, e le scadenze dei titoli di Stato sono il cappio alla gola con il quale gli investitori, le case d’affari internazionali e le banche italiane ci tengono sotto schiaffo”, commenta il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci.
Il debito pubblico da rinnovare nella prossima legislatura ammonta complessivamente a 900 miliardi di euro, ma con la quota periodica di bot si superano i 1.000 miliardi di euro. Tra gennaio 2018 e la fine del 2022, arrivano a scadenza, nel dettaglio, 47 miliardi di bot, 734 miliardi di btp, 85 miliardi di cct e 32 miliardi di ctz. Secondo quanto riportato dal’Ufficio Studi di Unimpresa il maggiore ammontare è in scadenza proprio il prossimo anno (236 miliardi): 47,1 miliardi di bot, 137,1 miliardi di btp, 25,7 miliardi di cct e 26,4 miliardi di ctz. Nel 2019 scadono titoli per 187,01 miliardi: 168,2 miliardi di btp, 12,6 miliardi di cct e 6,05 miliardi di ctz. Le emissioni da rimborsare nel 2020 valgono 162,01 miliardi: 146,6 miliardi di bot e 15,3 miliardi di cct, mentre nel 2021 arrivano a scadenza solo btp per 162,6 miliardi.
Nel triennio 2022-2024 arrivano a fine corsa btp e cct: in totale, 152,08 miliardi nel 2022 (120,08 miliardi di btp e 32 miliardi di cct); 141,8 miliardi nel 2023 (126,4 miliardi di btp e 15,4 miliardi di cct); 128,6 miliardi nel 2024 (105,4 miliardi di btp e 23,2 miliardi di cct). Nei tre anni successivi scadono solo btp: 62,3 miliardi nel 2025, 79,5 miliardi nel 2026, 48,1 miliardi nel 2027. Nel periodo 2028-2067 vanno rimborsati 355,3 miliardi di btp.