Matteo Renzi avverte: “Non mi preoccupa la legge di bilancio quanto le prossime europee”
Torna a farsi sentire Matteo Renzi. L’ex premier che è uscito con le ossa rotte dalle ultime elezioni di marzo ha scelto la festa dell’Unità di Milano per la prima di una serie di apparizioni pubbliche in cui ha fortemente criticato il governo giallo-verde e lanciato un avvertimento in generale all’Europa.
Alert per le prossime elezioni Ue
“Non sono preoccupato per il voto sulla legge di bilancio. Sono preoccupato per il voto parlamentare europeo dell’anno prossimo” ha detto Renzi che continua: “Nei prossimi 12 mesi avremo una rivoluzione nelle istituzioni europee….”. L’ex premier ha affermato che i partiti centristi europei devono parlare ai cittadini con “numeri ed emozione” per combattere il crescente sostegno ai populisti. “Penso che il vero re del populismo in Europa sia Vladimir Putin” ha detto Renzi mentre si sono susseguite nel corso delle ultime settimane voci insistenti per cui l’ex sindaco di Firenze starebbe tracciando la via per rompere con il Partito Democratico e creare un nuovo partito centrista sul modello di En Marche! di Emmanuel Macron. Il nuovo mantra di Renzi è “Europa si, ma non cosi!” ma- come scrive oggi il Financial Times – “il problema è che non ci sono abbastanza persone che sembrano ascoltarlo. Dopo tutto, una volta era il futuro”.
Renzi: “Governo di cialtroni”
Renzi spende parole non certo lusinghiere poi nel confronto del governo. Intervistato da Massimo Giannini a Radio Capital l’ex segretario Pd affonda i colpi. “Il vento del consenso cambia e cambia rapidamente. Dalla settimana successiva alle elezioni M5s e Lega fanno insieme 60-65 per cento. Sono oscillazioni fisiologiche. Il punto è che questo governo sta violando la legalità nel momento in cui Salvini dice `non rispetto la sentenza di Genova´. Non c’è scritto nelle aule di tribunale `il sondaggio è uguale per tutti´, ma la Legge è uguale per tutti. Questi sono i fatti che avvengono e io mi alzo in piedi per dire che non va bene, che questo è un atteggiamento inaccettabile”.
“Hanno messo la fiducia su un decreto che rinvia l’obbligo vaccinale. Sui vaccini non si scherza. Siamo all’anno zero, all’abc, su questi argomenti non può legiferare una classe politica di cialtroni. Non è un fatto personale: se uno rinvia l’obbligo vaccinale è un cialtrone. Non è un insulto personale ma una considerazione politica”.