Finanza Notizie Italia Meglio lavoratore autonomo che dipendente? ‘Partite Iva con flat tax fino a +30% in più’

Meglio lavoratore autonomo che dipendente? ‘Partite Iva con flat tax fino a +30% in più’

2 Novembre 2018 12:14

Attraverso l’introduzione della flat tax, il governo M5S-Lega renderà i lavoratori autonomi più ricchi dei dipendenti?  E’ l’interrogativo che emerge dallo studio condotto dal Centro studi fiscali Eutekne.info, riportato dall’agenzia AdnKronos.

Dall’analisi risulta praticamente che il taglio delle tasse sulle partite Iva, a parità di retribuzione lorda, allungherà la distanza tra lo stipendio netto di un autonomo e quello di un lavoratore dipendente.Praticamente, chi sceglierà di lavorare aprendo una partita Iva potrà contare a fine mese su una busta paga superiore di oltre il 30% rispetto a un dipendente.

Nello studio si legge che, con la ‘tassa piatta – l’introduzione nel 2019 dell’aliquota al 15% per i lavoratori autonomi che dichiarano un reddito annuo fino a 65 mila euro e, a decorrere dal 2020,  di quella al 20% per le partite Iva con un giro d’affari tra 65 mila e 100 mila euro – l’inquadramento di lavoro come ‘autonomo con partita Iva’ “diventerà estremamente conveniente per tutti coloro che dichiarano una retribuzione compresa tra 35 mila e 80 mila euro“, con il 30% in più di reddito disponibile.

Eutekne sottolinea che, con l’introduzione della flat tax al 15% e al 20% nei prossimi due anni il vantaggio del lavoro ‘autonomo’ è talmente evidente che il governo ha deciso di inserire nella legge di bilancio una ‘clausola di salvaguardia’.

Si tratta del divieto a ‘convertire’ i lavoratori dipendenti in autonomi destinato a tutti coloro che, nei due anni precedenti l’entrata in vigore della manovra, hanno percepito redditi da lavoro dipendente.

Altri risparmi, seppur inferiori, riguarderanno anche le fasce di reddito lorde comprese tra 15mila e 35mila e tra 80mila a 100mila. Nel caso di una retribuzione lorda annua di 20mila euro, ad esempio, un autonomo prenderebbe il 9,75% in più rispetto ad un dipendente mentre a 30mila passerebbe al 19,35%. Nel caso di 50mila, invece, il vantaggio sarebbe del 26,46% per poi salire al 30,44% con un giro d’affari annuo di 60mila euro e al 33% per un autonomo con una retribuzione lorda annua di 70mila euro.