Finanza Notizie Italia Milano, si riaccende la voglia di casa: con nuove tipologie di domanda (Rapporto Scenari Immobiliari)

Milano, si riaccende la voglia di casa: con nuove tipologie di domanda (Rapporto Scenari Immobiliari)

25 Maggio 2021 15:59

 

Colpita ma non affondata. Anzi, pronta a ripartire per un nuovo ciclo di ripresa economica e del mercato immobiliare. Il riferimento è alla città di Milano e al suo mercato immobiliare al centro del Rapporto 2021 sulle trasformazioni territoriali della Città metropolitana di Milano, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Risanamento, e presentato oggi a Milano nel corso del convegno “Una nuova Milano”.

“Nonostante la pandemia non si è arrestata la capacità di attrazione, soprattutto di giovani, dell’area metropolitana. Anche il mercato immobiliare è pronto a ripartire dopo il Covid“, spiegano da Scenari Immobiliari che snocciolano qualche numero. A seguito di un 2020 segnato dalla pandemia, con le compravendite immobiliari residenziali calate a Milano del 15,4% (22mila in totale), meno nei restanti comuni della Città metropolitana (-7,1% per oltre 34mila), la forza intrinseca del capoluogo meneghino, capace di attrarre persone e capitali, lascia ipotizzare un rimbalzo per il biennio in corso, in parte già avviato. Nel 2021 le transazioni residenziali saliranno a 26.500 (+20,4%) a Milano e 35.400 (+3,8%) nella Città metropolitana, mentre nel 2022 toccheranno 27.700 nel capoluogo e 36.600 nei restanti comuni.

In particolare, l’indagine di Scenari Immobiliari ha stimato una nuova domanda residenziale, per l’area metropolitana (città inclusa) di almeno 46mila nuove case, che dovranno essere realizzate secondo i nuovi bisogni post-pandemia: luce, spazi esterni, in una parola vivibilità. La nuova domanda di uffici è invece pari a 650mila metri quadrati, perché cambia anche il modo di lavorare e c’è bisogno di più spazi e servizi per ogni lavoratore. Si stima un impatto sul mercato immobiliare di circa 37,5 miliardi di euro di valore aggiunto, concentrato per più di due terzi (70 per cento) nel comparto residenziale.

“La pandemia ha sicuramente determinato una frattura tra ‘prima’ e ‘dopo’. La città tutta glamour e ‘happy hour’ ha fatto un bagno di umiltà e si è trovata più fragile. Il sistema sanitario che pareva fortissimo ha mostrato forti debolezze e la realtà delle nuove povertà anche per i ceti medi hanno cambiato la visione della città. Si sono riscoperti i quartieri ed i servizi di vicinato. Gli abitanti non sono fuggiti e anzi il saldo migratorio è positivo. Mancano gli studenti universitari ma aumentano le star up innovative e il terzo settore – ha commentato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, presentando il Rapporto –. Si affacciano nuove tipologie di domanda, sia per la casa che per gli uffici e i luoghi del commercio. Si sono innescati processi innovativi importanti che possono dare un nuovo balzo allo sviluppo economico e sociale di tutta l’area. E del Paese intero, come altre volte è successo”.