Finanza Notizie Italia Ministro Tria conferma: “Reddito di cittadinanza si farà. Pace fiscale non sarà nuovo condono”

Ministro Tria conferma: “Reddito di cittadinanza si farà. Pace fiscale non sarà nuovo condono”

17 Luglio 2018 15:40

Flat taxLa crescita dell’economia per l’anno in corso potrà essere non lontana da quella programmata anche se il quadro internazionale fa presagire un rallentamento. A parlare è il ministro dell’economia Giovanni Tria nel corso di un’audizione dinanzi alla Commissione fionanze del Senato.

Crescita: trend positivo anche nel 2018

Il discorso del titolare di dicastero di via XX Settembre è stato molto articolato e ha spaziato su vari temi molto importanti e tutti nell’agenza del governo giallo-verde. Nel 2018 si registrano ancora tassi positivi seppur a un ritmo lievemente inferiore a quello medio registrato nel 2017″ ha spiegato il ministro ritenendo “ancora possibile conseguire nell’anno in corso una crescita non lontana da quella programmata anche se il quadro internazionale fa prevedere un rallentamento”. Anche nel 2019 gli istituti internazionali indicano “un rallentamento nei principali Paesi europei che avrà un impatto anche sull’economia italiana per le forti interdipendenze”.

Flat tax e reddito di cittadinanza: cantiere aperto

Il ministro si è soffermato poi a parlare dei due temi principali protati avanti nelle ultime settimane dal nuovo governo: la flat tax da una parte e il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del Movimento Cinque Stelle, dall’altra. Sulla tassa piatta, il ministro Tria ha annnciato l’avvio di una task force al MEF “per analizzare i profili di gettito in vista della definizione della flat tax, in un quadro coerente di politica fiscale e in armonia con i principi costituzionali di progressività che l’attuale sistema Irpef fa fatica a garantire” e anche, dice il ministro, per la revisione dell’Irap.

“Obiettivo è quello di mettere in essere azioni strutturali fortemente orientate a rendere la tassazione più favorevole alla crescita, migliorare la tax compliance e preparare il terreno alla riduzione della pressione fiscale”.

Sul reddito di cittadinanza invece il minsitro conferma che si farà. Come? “Trasformando strumenti di protezione sociale già esistenti in altri strumenti e poi si vedrà il costo differenziale e come introdurlo gradualmente”.

Semplificazione fiscale

Rimanendo in tema fisco, il ministro poi ha fatto menzione al tema delle fatturazioni elettroniche, obbligatorie dal 1° gennaio 2019 anche nelle cessioni tra privati.

“Conseguentemente – ha aggiunto Tria – verrà abrogato lo spesometro. L’acquisizione in tempo reale dei dati delle fatture sarà un potente strumento di controllo e allo stesso tempo un alleggerimento dei controlli invasivi sui contribuenti. Deve essere chiaro che la data di introduzione della fatturazione elettronica non subirà modifiche”.

Infine sulla pace fiscale Tria ha negato si parlerà di nuovi condoni. “Non significa varare nuovi condoni ma pensare a un fisco amico del contribuente, che favorisca l’estinzione dei debiti”. Insomma, occorre passare “da uno stato di paura nei confronti dell’amministrazione finanziaria alla certezza del diritto e alla fiducia, mutare il rapporto tra Stato e contribuenti adottando come principio guida la buona fede e la reciproca collaborazione tra le parti”.

Riforma BCC

Menzione anche per la riforma delle banche popolari. Il governo, assicura Tria, non intende cambiare radicalmente la riforma del credito cooperativo per “non mettere a dura prova la certezza del diritto”.
“Sì a ritocchi” riguardanti i requisiti professionali per le piccole banche e i tempi di approvazione dei patti di coesione”, ma Tria esclude che possa introdursi la volontarietà sull’adesione alle capogruppo spa dei gruppi cooperativi.