Moda Italia è il 4% del Pil ma il 40% delle aziende è in mano straniera. Luxottica quasi 3 volte più grande di Prada
La moda in Italia si conferma un settore in salute, crescendo più della grande manifattura per ricavi, utili e forza lavoro e vantando un’elevata solidità finanziaria. E’ ciò che emerge dall’indagine annuale realizzata dall’area studi Mediobanca.
Ricavi in crescita, ma margini in frenata
Nel 2016 il giro d’affari delle 146 aziende moda Italia si è attestato a 66,1 miliardi di euro, evidenziando una crescita del 25,8% sul 2012 e del 4,6% sul 2015 e arrivando a coprire il 4% del Pil nazionale. Tra i settori, si conferma predominante l’abbigliamento, seguito dalla pelletteria, anche se il più dinamico è la gioielleria (+55,7% sul 2012). L’estero ha un ruolo sempre più determinante per il settore. Il fatturato oltreconfine rappresenta il 64,4% del totale ed è anche quello che è cresciuto maggiormente (+24,7%) sul 2012.
Ancora buoni i margini, seppur in flessione, con l’ebit margin che è sceso al 9,6% nel 2016, dal 10,9% del 2012. Il 40% di esse è in mano straniera. Non solo, si tratta di aziende con un’elevata solidità finanziaria, con i mezzi propri che superano di 3 volte l’indebitamento, e una liquidità di poco inferiore ai debiti finanziari.
Luxottica è quasi 3 volte più grande di Prada
Al primo posto per fatturato si conferma Luxottica, il gruppo degli occhiali, con 9,1 miliardi di euro, quasi tre volte più grande di Prada, che si posiziona seconda con 3,2 miliardi. Ma a crescere maggiormente nel periodo 2012-2016 è Valentino (+155,6%), seguita da Moncler (+66,8%) e Calzedonia (+41,6%).
Moda Italia vs Moda Francia: vinciamo sul piano della solidità finanziaria
Nel confronto tra le Top15 italiane e francesi, le aziende d’oltralpe fatturano e crescono di più e sono più redditizie, mentre le italiane risultano più solide e molto più liquide. Il giro d’affari delle Top15 Moda Francia sfiora infatti i 77 miliardi, oltre il doppio di quello delle Top15 Moda Italia, ma è più concentrato: il gruppo Lvmh (37,6 mld) vale da solo circa la metà del giro d’affari francese e più di tutto il Top15 Moda Italia.
Dal 2012 al 2016 i ricavi delle 15 big francesi (+24,4%) sono aumentati maggiormente rispetto alle Top15 Italia (+18,6%). Anche sui margini industriali, seppur in un quadro comune di flessione, la moda italiana risulta meno redditizia di quella francese: l’ebit margin nel 2016 delle Top15 Francia è del 17,2% contro l’11,6% delle big italiane.
Al contrario, le italiane sono più solide (debiti finanziari pari al 22,7% dei mezzi propri contro il 35,5% delle francesi) e soprattutto più liquide (120% di liquidità sull’indebitamento contro il 51,2% delle francesi).