Notiziario Notizie Italia Mutui: cresce l’importo erogato e si allentano i criteri di accesso. Tassi ancora sui minimi

Mutui: cresce l’importo erogato e si allentano i criteri di accesso. Tassi ancora sui minimi

23 Giugno 2020 09:54

 

Dopo i mesi di lockdown, la richiesta dei mutui è ripartita a grandissima velocità e oggi il settore viaggia addirittura più spedito di quanto non fosse nei mesi precedenti al Covid. Secondo l’analisi realizzata da Facile.it e Mutui.it, a fronte dell’aumento della domanda, le banche sembrano aver adottato una politica di grande apertura nella concessione del credito alle famiglie. Innanzitutto l’importo medio erogato dagli istituti (tra l’1 maggio e il 15 giugno) è cresciuto del 9% raggiungendo i 134.315 euro e tornando ai livelli registrati a inizio anno, nonostante oggi la situazione economica generale sia oggettivamente peggiore rispetto ad allora.

“Vuoi per un effetto rimbalzo dopo lo stop forzato imposto dalla quarantena, o perché proprio durante questa la casa ha assunto un ruolo ancor più importante nella vita di tutti noi, tanti italiani sono tornati a presentare domanda di mutuo e le banche stanno rispondendo con grande apertura alla richiesta”, spiega Ivano Cresto, responsabile mutui di Facile.it.

Criteri di selezione meno stringenti da parte delle banche
Le banche, anche grazie alla grande liquidità messa a disposizione dalla Bce, si stanno dimostrando dunque molto aperte nel concedere i mutui alle famiglie, non solo percorrendo le vie già presenti prima dell’emergenza, ma anche attraverso l’adeguamento dell’offerta alla situazione attuale. Ci sono istituti di credito, ad esempio, che consentono di iniziare a pagare la prima rata del finanziamento dopo 12 mesi dalla stipula, concedendo così al cliente molto tempo per normalizzare la propria situazione lavorativa. Altri invece hanno lanciato finanziamenti green con
tassi agevolati per l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica.

Oltre all’adeguamento della propria offerta, molte banche hanno deciso di non irrigidire i criteri di valutazione dei richiedenti mutuo e, anzi, hanno adattato le proprie politiche a quelle condizioni diventate critiche proprio a causa dell’emergenza Covid, in primis in riferimento alla cassa integrazione, solitamente ritenuta un elemento ostativo alla concessione del finanziamento, ma oggi guardata con minore rigidità se connessa alla pandemia e alla situazione economica venutasi a creare.

Tassi ancora ai minimi
Ad agevolare la situazione vi sono anche i tassi di interesse. A giugno i valori rilevati rimangono estremamente bassi, in linea con quelli eccezionali che si registrarono a marzo scorso e, se si guarda al fisso, più convenienti rispetto a quelli di inizio anno. Secondo le simulazioni di Facile.it, a giugno per un finanziamento da 124.000 euro da restituire in 25 anni, con un rapporto mutuo/valore dell’immobile pari al 70%, i migliori tassi fissi (Taeg) disponibili online variano tra lo 0,95% e l’1,15%, con una rata compresa tra 463 euro e 477 euro; a inizio anno (gennaio), per questo stesso finanziamento i tassi variavano tra l’1,23% e 1,34%, vale a dire circa 300 euro in più all’anno di interessi; 7.500 euro se si considera l’intera durata del mutuo.

E anche sul fronte dei tassi variabili l’offerta rimane estremamente bassa, con Taeg che variano, per i parametri sopra indicati, tra 0,81% e 0,98% (rata tra 452 euro e 463 euro). La distanza tra tassi fissi e variabili rimane quindi su livelli minimi e, in alcuni casi, ci si può imbattere in offerte fisse addirittura più convenienti di quelle variabili. Non sorprende quindi vedere come oggi, secondo quanto emerso dall’analisi di Facile.it e Mutui.it, la scelta degli italiani sia quasi unanime: il 97% di chi ha presentato domanda nelle ultime settimane ha chiesto un fisso (erano l’86% 12 mesi fa).