Nadef ‘presenta’ manovra espansiva: niente aumento Iva e impegno taglio debito. E Gualtieri lancia green bond
Aumento dell’Iva scongiurato per il 2020, come anticipato dal premier Giuseppe Conte alla vigilia: il governo M5S-PD ha varato il Nadef, la nota di aggiornamento al Def, che anticipa la legge di bilancio per l’anno prossimo. Legge di bilancio che avrà una entità complessiva di 29-30 miliardi, e che sarà copertà per la metà circa dalla flessibilità accordata da Bruxelles, pari allo 0,8% del Pil: tradotto in euro, 14,4 miliardi.
Si parla nello specifico di “azzeramento delle clausole di salvaguardia sull’Iva per il 2020 e la loro riduzione per il biennio 2021-2022″.
Ribadita la forte determinazione nella lotta all’evasione fiscale, da cui si prevede di incassare, complice anche la stretta sul contante, oltre 7 miliardi di euro.
La crescita del Pil italiano è stimata al tasso del +0,6% nel 2020 e al ritmo +1% nel 2021 e 2022. L’economia italiana terminerà invece il 2019 con un tasso di crescita pari allo 0,1%.
Il target sul deficit-Pil del 2020 è stato fissato al 2,2%, così come quello relativo al 2019: si prevede poi una riduzione graduale all’1,8% nel 2021 e all’1,4% nel 2022.
Il debito-Pil toccherà nuovi record nel 2019, al 135,7% del Pil, per ridursi al 135,1% e poi al 133,6% e 131,4% nei tre anni successivi. Nel documento l’esecutivo riconosce che la regola del debito non viene “soddisfatta in nessuna delle sue configurazioni” ma punta su un percorso graduale di riduzione anche grazie ai proventi attesi dalle privatizzazioni pari allo 0,2% del Pil (circa 3,6 miliardi) l’anno nel triennio 2020-2022.
Di seguito la nota di Palazzo Chigi sul Nadef:
La Nota di aggiornamento al Def “definisce il perimetro di finanza pubblica nel quale si iscriveranno le misure della prossima legge di bilancio, in un quadro di politica economica ambizioso e coerente con gli obiettivi enunciati dal Governo nelle comunicazioni programmatiche rese al Parlamento”.
“Gli interventi saranno prevalentemente volti ad assicurare la crescita economica in un contesto di sostenibilità delle finanze pubbliche, attraverso l’incremento degli investimenti pubblici, in particolare di quelli per l’innovazione, per la conversione all’economia verde e per il potenziamento delle infrastrutture materiali, immateriali e sociali, a partire dagli asili nido; l’azzeramento delle clausole di salvaguardia sull’Iva per il 2020 e la loro riduzione per il biennio 2021-2022; la riduzione del carico fiscale sul lavoro; l’aumento della produttività del sistema economico, della pubblica amministrazione e della giustizia; la digitalizzazione dei pagamenti; il rafforzamento delle politiche di riduzione delle disuguaglianze e della disoccupazione, a partire da quella giovanile e femminile; la lotta all’evasione fiscale”.
Per quanto riguarda la programmazione delle finanze pubbliche, per il 2020, prosegue il Governo, “la NaDef fissa un obiettivo di indebitamento netto (deficit) pari al 2,2% del prodotto interno lordo (PIL). Rispetto alla legislazione vigente, che determinerebbe un rapporto deficit/PIL pari all’1,4%, si configura quindi lo spazio di bilancio per una manovra espansiva pari a 0,8 punti percentuali di PIL (circa 14,5 miliardi di euro)”.
Ancora: “Rispetto al 2019, nel quadro programmatico di finanza pubblica, l’indebitamento netto risulta invariato, mentre il rapporto tra debito e PIL diminuisce di 0,5 punti percentuali. L’indebitamento netto strutturale registra una riduzione di 0,1 punti percentuali”.
“Grazie al sostegno alla crescita assicurato dalle misure espansive, nel 2020 è attesa una crescita del PIL pari allo 0,6%. Si prevede inoltre una riduzione del tasso di disoccupazione e un incremento sia delle unità standard di lavoro sia del numero di occupati superiore a quello atteso a legislazione vigente”.
Così il premier Giuseppe Conte al termine del CDM, nel corso di una conferenza stampa:
“Vogliamo perseguire un family Act che metta ordine a tutta la selva di agevolazioni e tax expenditures” e vogliamo anche “dare un segnale anche alle persone con disabilità” grazie all’adozione di un codice ad hoc. L’Italia poi si imporrà con una vera e propria “svolta verde”: progettiamo la modernizzazione del Paese, la digitalizzazione, la semplificazione burocratica, per orientare tutto il sistema verso l’economia circolare e proteggere da subito il nostro ambiente”.
E’ all’interno di questo obiettivo che il ministro Roberto Gualtieri lancia i green bond, definiti “titoli di debito italiani esplicitamente destinati a sostenere gli investimenti nella sostenibilità ambientale”.
Gualtieri conferma l’intenzione del governo di “evitare una manovra restrittiva”, a favore di una legge di bilancio che punti sul “sostegno alla crescita”. Allo stesso tempo, sottolinea che il Nadef certifica la “solidità della finanza pubblica” e il “percorso di graduale riduzione del debito pubblico”.
Riguardo al cuneo fiscale, si legge che “l’impegno aggiuntivo necessario alla riduzione del cuneo fiscale nel 2020 è valutato in 0,15 punti percentuali di Pil, che saliranno a 0,3 punti nel 2021”. Quindi, si tratta di circa 2,7 miliardi nel 2020 e di circa 5,4 miliardi nel 2021. Il quadro delineato dal Def in vista della manovra “costituisce una base solida per un programma ambizioso che deve fare i conti con un’eredità impegnativa, sia per per il quadro internazionale, che per le ripercussioni sulla finanza pubblica che hanno avuto stagioni più tumultuose del quadro politico e dei rapporti con l’Europa”.