Netflix fa affari con Berlusconi, ma spunta inchiesta su tasse non pagate in Italia
Milioni di euro incassati per la vendita di film e serie tv in streaming e neanche un euro di tasse versate. Da qui parte l’indagine della Procura di Milano che vede al banco degli imputati il colosso statunitense Netflix. Il sostituto procuratore Gaetano Ruta a cui è stata affidata l’indagine ritiene che Netflix abbia abbastanza presenza fisica in Italia – compresi cavi in fibra ottica e server – per qualificarsi come un’azienda locale che dovrebbe pagare le tasse e che invece non lo fa.
Procura di Milano apre inchiesta su Netflix
Secondo le indagini della Guardia di Finanza di Milano, i contenuti di intrattenimento che arrivano sui video in Italia partono dall’estero e vengono veicolati sul territorio nazionale attraverso reti gestite da internet provider che per questo vengono regolarmente retribuiti da Netflix. Il problema per il colosso dei video in streaming a pagamento è che in Italia non c’è alcuna organizzazione personale. Per essere individuata come tale, dice la legge, l’organizzazione deve avere strutture e persone fisiche che partecipino in maniera rilevante agli affari. Da qui la Procura e le Fiamme Gialle hanno deciso di seguire il filone della stabile organizzazione materiale occulta. Netflix è solo l’ultima delle multinazionali che l’Italia ha messo nel mirino per assicurarsi che paghino la loro quota di tasse. Il proprietario di Gucci, il francese Kering ha accettato di pagare 1,25 miliardi di euro a maggio per risolvere un’indagine sui pagamenti fiscali del marchio dal 2011 al 2017. Amazon e Alphabet, la “madre” di Google, hanno risolto indagini separate negli ultimi anni con il fisco italiano pagando centinaia di milioni di euro.
Partnership con Mediaset
La notizia dell’apertura di un’indagine contro Netflix arriva proprio mentre il colosso Usa sta stringendo un’alleanza con Mediaset per accaparrarsi più spettatori possibili. Bloomerg cita fonti anonime secondo cui Netflix e Mediaset sono in procinto di annunciare un accordo per la produzione combinata di sette film. Secondo le fonti l’amministratore delegato di Netflix Reed Hastings sarà a Roma la prossima settimana per annunciare l’accordo pluriennale. In tal modo Mediaset – che ha sofferto la concorrenza di Netflix sul fronte degli investimenti nella produzione di film e serie tv – porterà avanti il suo piano di espansione pan-europea.