Finanza Notizie Italia Non solo benzina: rischio stangata da 320 euro a famiglia da boom petrolio

Non solo benzina: rischio stangata da 320 euro a famiglia da boom petrolio

17 Settembre 2019 10:44

La corsa record del petrolio rischia di avere ricadute pesantissime sulle tasche delle famiglie italiane.  I rialzi record riportati nella sessione di ieri (+14,8% Il Wti a 14,6% il Brent a 69,02 dollari) sulla scia dell’attacco alle due maxi raffinerie saudite del colosso Saudi Aramco, difficilmente non si tradurranno in pesanti rincari alla pompa.

Lo spettro è quello di una nuova stangata a danno dei consumatori italiani e delle imprese con i prezzi di benzina e gasolio in aumento che provocherebbero non solo maggiori spese per il pieno, ma anche un rincaro a cascata dei prezzi dei prodotti trasportati.

 
La stima del Codacons: se petrolio arriva a 80 $…

Se le quotazioni del petrolio raggiungeranno quota 80 euro al barile, stima il Codacons, i prezzi di benzina e gasolio saliranno almeno di 10 centesimi di euro, con un effetto domino sull’economia italiana: in base alle proiezioni Codacons la benzina (in modalità servito) arriverebbe a costare 1,8 euro al litro, mentre il diesel 1,695 euro/litro, con un maggior esborso di 5 euro a pieno e una maggiore spesa annua di +120 euro a famiglia solo per i rifornimenti di carburante.

A tali costi andrebbero aggiunti i rincari dei prezzi dei prodotti trasportati, considerato che in Italia l’86,5% dei beni viaggia su gomma, e che il costo dei carburanti incide fino allo 0,5% sui prezzi delle merci trasportate su gomma. L’incremento generalizzato dei listini potrebbe quindi determinare un aggravio pari a circa +200 euro annui a famiglia per l’acquisto di beni trasportati, portando la stangata complessiva a quota +320 euro annui a famiglia.

“Senza contare, ovviamente, le ricadute sulle bollette di luce e gas e i maggiori costi a carico di imprese e industrie”, conclude il Codacons.

Va ricordato che le oscillazioni dei prezzi del petrolio non si trasferiscono immediatamente sul mercato dei prodotti raffinati. In genere, rimarca un articolo di Repubblica, servono due o tre giorni prima che gli incrementi del greggio arrivino sul mercato del prodotto finito e poi al distributore. Quindi magari si è ancora in tempo per fare un pieno a costi contenuti.