Nuovi vincoli Wltp e spauracchio aumento Iva, due potenziali macigni su mercato auto
Dietro al balzo delle immatricolazioni in Italia ad agosto (+9,5% rispetto all’andamento sostanzialmente piatto se si considerano tutti i primi 8 mesi dell’anno) c’è la corsa dei concessionari, negli ultimi giorni del mese, all’immatricolazione dei veicoli non rispondenti al ciclo di omologazione WLTP (Worldwide Armonized Light Vehicle Test Procedure), nuova norma in vigore dal 1 settembre e che prevede una differente e univoca modalità di misurazione di consumi e delle emissioni.
La nuova procedura di omologazione europea WLTP prevede un test sui consumi più severo e attinente all’uso reale rispetto al precedente NEDC. Tutte le auto sono state riomologate con il metodo WLTP entro il 31 agosto 2018.
In prospettiva la nuova procedura, che comporta un aumento dei consumi registrati al momento dell’omologazione, creerà non pochi problemi alle case automobilistiche poichè renderà più arduo restare al di sotto dei valori limite di CO2 fissati all’Unione Europa. Il limite per le emissioni è 114.9 g/km (ciclo WLTP) e secondo la società di analisi IHS Markit c’è lo spettro per le case automobilistiche di 14 miliardi di multe per il mancato rispetto di tali vincoli (95 euro di multa per ogni grammo di CO2 eccedente). IHS Markit stima una media di 122.9 g/km.
Nel 2017 la media fra i costruttori europei era di 118,5 g/km ma con il ciclo NEDC.
54% immatricolato di agosto è arrivato negli ultimi 3 giorni
Federauto evidenzia come il 54% dell’immatricolato del mese è stato effettuato negli ultimi tre giorni lavorativi e che il dato positivo di agosto incorpora, secondo le stime Dataforce, ben il 19% di auto-immatricolazioni di case e concessionari.
Le autovetture immatricolate ad agosto sono state 91.551, facendo registrare +9,5% rispetto alle 83.638 di agosto 2017. Il cumulato gennaio-agosto segna una sostanziale stabilità (-0,07%) con un totale di 1.365.947 autovetture, rispetto a 1.366.881 dell’analogo periodo 2017. Per quanto riguarda l’analisi per canale di vendita, si assiste ad una crescita del +6% dei privati (-3,7% nel cumulato), del +3,3% delle immatricolazioni a società (+0,8% nel cumulato) e ad un incremento a doppia cifra del targato a società di noleggio +30% (+7,5% nel cumulato).
L’effetto Wltp si è fatto sentire anche negli altri mercati europei con le immatricolazioni in Francia balzate di ben il 40% e in Spagna del 60%. I dati italiani risultano quindi meno gonfiati che negli altri paesi. E’ da capire se questo è dovuto a una minore corsa allo smaltimento delle giacenze o a un mercato italiano più debole al netto dell’effetto Wlpt.
Federauto: aumento Iva sarebbe un grave colpo
Guardando al 2019, tra i fattori di rischio per il mercato auto c’è sicuramente quello di un possibile aumento dell’Iva. “L’aumento dell’IVA che, nonostante alcune smentite, viene da taluni indicato come la fonte per finanziare altri interventi con la prossima legge di bilancio – rimarca sempre De Stefani – Sarebbe un grave colpo per gli acquisti di famiglie ed imprese e potrebbe portare il nostro mercato dalla sostanziale parità con il 2017 ad una pesante e rapida riduzione dei volumi di vendita”.